REGRESSION

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Id. Spagna, 2015 Regia Alejandro Amenábar Interpreti Emma Watson, Ethan Hawke, David Thewlis, Devon Bostick, Dale Dickey Distribuzione Lucky Red Durata 1h e 46’ Vai al sito ufficiale

In sala dal

3 dicembre

 

Nel Minnesota, del 1990 il detective Bruce Kenner indaga sul caso della giovane Angela Gray, che accusa il padre John di un crimine terribile. Quando John ammette la sua colpa, pur senza averne memoria, un famoso psicologo viene chiamato per aiutarlo a rivivere i suoi ricordi con l’ipnosi, ma ciò che verrà scoperto attraverso la terapia regressiva smaschererà un orribile mistero. La comunità infatti parla di culti satanici con abusi, orge e sacrifici di animali e bambini

Dopo Agora, in cui religione e fede si sfidavano su altri terreni, Alejandro Amenabar, al suo terzo film in lingua inglese, torna al thriller psicologico, il genere dei suoi primi film, e racconta il cuore nero dell’America con una storia ispirata a fatti realmente accaduti. Il tema è tanto avvincente quanto di drammatica attualità – la paura che si diffonde come un virus in una comunità impegnata a fabbricare mostri e crimini – e i due protagonisti, Ethan Hawke (già alle prese con un personaggio simile in Sinister) ed Emma Watson (al suo primo ruolo “adulto”) ce la mettono tutta nel ruolo di un poliziotto scettico e della vittima di presunte violenze. Interessante la riflessione su quelle controverse psicoterapie mirate a scavare nei ricordi rimossi, ma destinate in realtà a sortire ben altri effetti, mentre l’ossessione per le sette sataniche era stata raccontata due anni da da Atom Egoyan in Devil’s Knot – Fino a prova contraria e anche nel documentario The Confession of Thomas Quick di Brian Hill presentato all’ultima Festa di Roma. Che qualcosa non vada nella ricostruzione del detective, è chiaro allo spettatore dopo la prima mezz’ora e Amenabar gioca troppo goffamente con i cliché e simboli del genere tentando di alimentare una tensione intorno a qualcosa che ha già smesso da tempo di tenere il pubblico con il fiato sospeso.

Alessandra De Luca