Sorella morte, la recensione del catholic horror spagnolo su Netflix

Paco Plaza apre Sitges 2023 con il prequel del suo Veronica del 2017

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Sorella morte Netflix Sitges 2023

Prega per noi peccatori” ripetono fiduciose le suore del convento in cui si svolge il Sorella morte dello spagnolo Paco Plaza (disponibile su Netflix dal 27 ottobre), e l’atmosfera da catholic horror del film scelto dal Festival Internacional de Cine Fantastico de Cataluña di Sitges per aprire l’edizione 2023 è sicuramente il punto di forza di quello che appare nel catalogo della piattaforma di streaming come il prequel del Veronica del lo stesso regista datato 2017.

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IL FATTO:

Nella Spagna del dopoguerra, una novizia dotata di capacità di percezione extrasensoriale arriva in un vecchio convento trasformato in una scuola femminile, dove dovrà insegnare alle altre ragazze. Ma le mura della struttura nascondono più di quel che ci si potrebbe aspettare e una serie di strani eventi e apparizioni inspiegabili la porteranno a rivivere l’oscuro passato dell’istituto, portando alla luce un inquietante segreto.

Sorella morte Netflix Sitges 2023

L’OPINIONE:

I segni sono una parte fondamentale della religione cattolica, come di ogni altra, e con i segni del divino e del demoniaco da sempre gioca il cinema di genere per creare suggestioni. Una dinamica che Plaza conosce bene, e che sfrutta qui per andare a colpire l’immaginario degli spettatori facendo leva proprio su un sostrato culturale piuttosto comune e più o meno coscientemente e volutamente introiettato.

La figura della suora, poi, esercita un fascino altrettanto sinistro, che le si consideri sorelle in cristo o si sia abituati a vederle rappresentate come protagoniste di intrighi e noir ecclesiali. Pur se non spesso come in questo caso, anche per la sagacia del regista spagnolo nello scegliere accuratamente le sue protagoniste (qui, su tutte, la televisiva Aria Bedmar nelle vesti della novizia al centro di tutto) e nel creare le relazioni tra loro per creare un contesto nel quale ambientare una storia di antica superstizione e violenza.

Che funziona, nonostante una lunga fase preparatoria fin troppo canonica e difficilmente distinguibile da altri prodotti analoghi. Non ché la conclusione regali picchi di originalità, però tagli, ritmo, inquadrature ed effetti sono calibrati nel tenere la tensione a un livello sufficiente, aiutati anche dalla tripartizione della storia, in capitoli che aiutano a inquadrare le premesse storiche e il passato della protagonista, e rianimano una seconda parte necessaria e funzionale quanto meno con un titolo intrigante.

La classica ricerca di giustizia prelude a un finale ‘a sorpresa’ che – siamo sempre in un prequel – al film cui si collega (e che Plaza assicura non darà vita a un’altra saga, ma non si sa mai). Non senza regalare sequenze interessanti e ben sostenute dal commento sonoro, furbi momenti visionari che arricchiscono il tutto e una alternanza tra passato e presente che acquista sempre più senso e coerenza via via che si avvicina la conclusione e la chiusura del cerchio.

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Ovviamente il Veronica cui si faceva riferimento, per quanto sia cronologicamente successivo a questo prequel dello stesso Paco Plaza, ma anche altri film del regista spagnolo. A partire dal REC che tanto fece parlare di lui – meritandosi anche un remake statunitense – fino al La abuela – Legami di sangue del 2021, nel quale lo sceneggiatore era il Carlos Vermut di Chi canterà per te? e Mantícora.

 

Sorella morte Netflix Sitges 2023

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
sorella-morte-la-recensione-del-catholic-horror-spagnoloHermana muerte, Spgna, 2023. Regia: Paco Plaza. Interpreti: Aria Bedmar, Maru Valdivielso, Sara Roch, Almudena Amor, Chelo Vivares, Consuelo Trujillo, Sandra Escacena. Distribuzione: Netflix. Durata: 1 h e 29'