The Flash, recensione del film DC con Ezra Miller e Michael Keaton

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IL FATTO: Barry Allen, alias The Flash, è un supereroe pieno di dubbi e di tormenti. Per i primi ci sono i preziosi consigli del suo mentore, Bruce Wayne, ma nemmeno Batman può lenire il dolore di Barry per la perdita di sua madre, della cui morte è stato accusato l’altro genitore, in attesa di giudizio. La rabbia porta The Flash ad abbattere con la sua velocità le barriere del tempo e dello spazio, rendendosi conto che potrebbe cambiare il corso della sua storia e salvare la madre. Ma non senza conseguenze…

L’OPINIONE: di The Flash si è parlato negli ultimi anni più per le disavventure giudiziare del suo protagonista, un attore di grande talento con purtroppo dei demoni con cui fare i conti.

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Oggi che il film diretto da Andy Muschietti (già regista del dittico “kinghiano” IT) arriva nelle sale, si può discutere di un prodotto che, nell’economia di un universo cinematografico DC dilaniato dalla faida post Snyder-verse e speranzoso dopo l’avvento di James Gunn, svela molte suggestioni non di poco conto.

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Ezra Miller in una scena di The Flash

Tratto dalla saga Flashpoint, un arco narrativo che nel 2011 cambiò radicalmente il mondo dei supereroi DC, il film è una riflessione sulla cognizione del dolore, amplificata in quelle persone eccezionali la cui missione è quella di salvare vite. Una normalizzazione del superumano che permette a The Flash di prendere strade di genere diverse, passando da momenti slapstick a cupe sequenze drammatiche, omaggiando l’horror classico ma anche il melò.

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La rinascita è il punto centrale, il ciclo della vita e della morte impossibile da spezzare e necessario, che solo un dio venuto da Krypton una volta riuscì a invertire. Il passato e la tradizione della DC e il suo essere altri mondi qui non è un semplice gioco per nerd, ma una dichiarazione d’intenti: per guardare avanti non possiamo non guardare indietro.

Difficile immaginare un attore diverso da Ezra Miller come Barry Allen

Un Buster Keaton che si porta dentro tutto il dolore del mondo. Il ritorno di Michael Keaton nei panni di Batman è entusiasmante, Sasha Calle è una Supergirl perfetta, Ben Affleck in una sola scena spiega tante cose, di sé stesso e della vita.

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The Flash è uno dei migliori film DC, apre a nuovi scenari, ma al di là della spettacolarità, (la prima sequenza è eccezionale per montaggio, costruzione e consequenzialità, una perfetta concatenazione di tempo, spazio, azione, pensiero e bisogno), ciò che resta sono emozioni molto umane, da cui, come diceva un improvvisato DJ in una notte emiliana di tanti anni fa, non scappi neanche se sei Eddie Merckx. Figurati The Flash.

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RASSEGNA PANORAMICA
VOTO:
the-flash-recensione-del-film-dc-con-ezra-miller-e-michael-keatonUSA, 2023. Regia di Andy Muschietti. Interpreti: Ezra Miller, Michael Keaton, Ben Affleck, Sasha Kalle Distribuzione Warner Bros Discovery Italia Durata 144 minuti. In Al cinema dal 15 giugno