Helen Mirren: «Il 7 ottobre. Questo mi spaventa di più»

L'attrice premio Oscar intervistata parla della guerra Israeliana contro Hamas e della necessità di un potere femminile per migliorare la situazione

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Helen Mirren

Dopo aver recentemente interpretato la prima donna premier di Israele in Golda di Guy Nattiv, film presentato in anteprima mondiale alla 73ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino, Helen Mirren è venuta alla ribalta ieri con un’intervista realizzata a Toronto, dove è stata premiata allo Spirit of Hope Gala del Simon Wiesenthal Centre, che quest’anno ha puntato i riflettori sull’aumento dell’antisemitismo.

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All’attrice premio Oscar è stato chiesto cosa si aspetta dall’attuale situazione della guerra tra Israele e Hamas. “Cavolo, è una domanda incredibilmente difficile – ha risposto Mirren –, non voglio sembrare ingenua e sciocca. Ovviamente spero nella pace”.

Poi ha aggiunto il suo particolare punto di vista: “Onestamente, in definitiva, non vedo l’ora che le donne ricoprano un posto più forte nella vita. Perché penso che questa possa essere la nostra speranza per il futuro”.

Wonder – White Bird e la lotta all’antisemitismo

Mirren è interprete anche di un altro personaggio in un film significativo per il racconto storico del tragico capitolo sull’Olocausto, Wonder – White Bird di Marc Forster, in uscita il 4 gennaio con Notorius. Alla luce della sua coerente fedeltà nella lotta contro l’antisemitismo l’attrice è stata elogiata dall’organizzazione per i diritti umani e di fronte al ricordo di tali nefandezze ha sottolineato lo stupore con cui si domanda cosa nella natura umana possa arrivare a indurre tanto orrore. 

Alla domanda su cosa la spaventi di più oggi, Mirren ha quindi risposto senza esitazione: “Oh, il 7 ottobre. Questo mi spaventa di più, e qualunque cosa ci sia nell’umanità che rende le persone in grado di fare cose del genere, qualunque cosa le spinga a commettere quegli atti, qualunque sia il lavaggio del cervello, qualunque cosa possa indirizzare le menti delle persone verso quelle azioni”.

Golda, una donna alla guida di un Paese difficile

Nell’interpetare il personaggio di Golda Meir, primo ministro donna di Israele durante la tesa guerra dello Yom Kippur nel 1973, Helen Mirren ha recentemente fatto un tuffo nella storia israeliana. Pur volendosi tenere alla larga dall’attuale politica israeliana all’indomani della guerra con Hamas, alla domanda su cosa l’abbia spinta a interpretare la leader israeliana in un momento in cui il Paese si trovava di fronte a una possibile catastrofe, Mirren ha spiegato che, quando era più giovane, aveva visto in Golda Meir una donna rara alla guida di un Paese.

Quando Golda salì al potere in Israele, per me, personalmente, fu un momento davvero monumentale. Perché non avevo mai visto prima una donna primo ministro, per non parlare del primo ministro di un Paese così complesso, importante e con tali sfide da affrontare. Quindi, da un punto di vista puramente femminista, questo è stato molto importante per me”, ha ricordato.

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Tanto in Golda quanto in Wonder – White Bird Mirren, pur non essendo ebrea, Mirren ha interpretato due donne di religione ebraica, cosa che, nel caso del biopic su Meir, ha generato qualche polemica. “È una discussione legittima – ha chiarito – ma mi rallegro che il problema del casting sia stato recentemente superato. È assolutamente giusto“, ha detto Mirren, che ha anche chiarito che non avrebbe accettato il ruolo di Golda Meir se il film stesso non fosse stato diretto da un israeliano come è Guy Nattiv. “Senza quella voce autentica, semplicemente non avrei interpretato il ruolo“.

FONTE: The Hollywood Reporter