Renée Zellweger irriconoscibile nei panni di un’assassina del Midwest

Zellweger racconta della surreale trasformazione che ha fatto per la serie poliziesca The Thing About Pam.

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Renée Zellweger nei panni di Pam Hupp.

A Renée Zellweger piace l’idea che le persone non si rendano conto subito che si tratta di lei nel vedere il personaggio di una madre assassina del Midwest nella serie The Thing About Pam. “Oh, cavolo, se non riconosci un attore o un’attrice in una performance, è un grande complimento – dice l’attrice due volte premio Oscar al magazine Vanity Fair -. Non stai cercando di raccontare la tua storia.”

La storia di questa serie, che negli USA debutterà l’8 marzo su NBC, è ispirata a fatti reali, anche se è difficile da credere. Zellweger interpreta Pam Hupp, una madre di mezza età, impiegata assicurativa, che nel 2011 fu coinvolta in un brutale omicidio per il quale è attualmente accusata. Successivamente ci fu l’assassinio di un uomo nel 2016, per il quale Hupp presentò appello per evitare la pena di morte. Da allora le autorità hanno rivisto anche le modalità della morte della madre di Hupp avvenuta per un trauma e che inizialmente era stata considerata un incidente. A tutto questo vanno aggiunte abbondanti dosi di kitsch. La storia di Hupp negli Stati Uniti divenne un caso mediatico.

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Hupp, attualmente condannata all’ergastolo per l’omicidio del 2016, in The Thing About Pam è presentata come una benevola signora ficcanaso che però nasconde segreti inquietanti.

“Sembra che abbia un carattere generoso, che sia premurosa e che sia una buona amica – dice Zellweger. – Immagino che faccia parte dell’inganno, vero? Perché potresti presumere che questo sia il massimo”.

Ma nessuno che conoscesse davvero Pam Hupp conosceva davvero Pam Hupp. La serie teorizza che questo sia il motivo per cui è stata in grado di cavarsela per così tanto tempo. Quando l’amica di Hupp, malata di cancro, Betsy Faria (Katy Mixon) fu trovata pugnalata a morte con un coltello da cucina, nessuno ha ritenuto che Hupp potesse essere responsabile. Persino il marito di Faria, Russ (interpretato da Glenn Fleshler di Joker), non ne aveva idea, e assicurava agli investigatori che Hupp fosse una “brava signora”. Mentre era lui il principale sospettato.

Zellweger nei panni di Pam Hupp con il marito Mark (Sean Bridgers).

Nella vita reale il marito della vittima è stato inizialmente condannato per il suo omicidio e l’attenzione si è rivolta a Hupp solo dopo che la condanna di lui è stata annullata e lui è stato assolto in un secondo processo.

Hupp è stata accusata dell’omicidio solo la scorsa estate e si è dichiarata non colpevole. Nella serie il procuratore distrettuale Leah Askey (interpretata da Judy Greer) era risoluta in merito al fatto che nessuno, tranne il marito di Faria, avrebbe potuto commettere quel violento omicidio, ma non era la sola a fare quell’errore. Anche l’avvocato difensore Joel Schwartz (Josh Duhamel) presumeva che il suo cliente fosse inizialmente colpevole.

“Rivela molto sui pregiudizi sociali e personali e su come questo si manifesta nel sistema di giustizia penale – dice Zellweger della serie. – Penso che il quadro più ampio sia un riflesso di dove siamo socialmente in questo momento. Abbiamo una tale certezza sulle conclusioni che abbiamo tratto, su come definiamo determinate cose, e siamo riluttanti a muoverci dalle nostre posizioni sulla base di nuove informazioni. Preferiremmo trovare informazioni periferiche e prive di fondamento che supportino il punto di vista che già abbiamo, perché in qualche modo quell’ideologia ci fa sentire al sicuro”.

Nessuno vicino a Hupp avrebbe dovuto sentirsi al sicuro, ma nella piccola città di Troy, nel Missouri, Pam era solo un’ape regina come tante. Forse un po’ invadente. Forse un po’ ipocrita. Ma per il resto innocua.

The Thing About Pam è anche una serie strutturata in modo insolito e bizzarro in cui si mescola il formato del legal drama con orribili orpelli tratti dai telegiornali notturni. Una narrazione insieme giocosa e sinistra, in cui accadono cose inquietanti, ma in cui anche si ride.

La trasformazione di Zellweger nella serie è strabiliante. L’attrice ha detto del costume da lei indossato in scena: “Andava praticamente dalla testa ai piedi. Era una protesi, un abito [imbottito] e la scelta dell’abbigliamento, la rapidità nel suo passo, la sua andatura: tutte queste cose erano davvero importanti perché tutti quei frammenti sono ciò che costruisce la persona su cui proiettiamo le nostre conclusioni e presunzioni”.

Una volta che tutto è finito, com’è stato incarnare un personaggio così freddo?

“Caldo – scherza Zellweger -. Faceva davvero caldo”.

Qui l’intervista completa di Vanity Fair a Renée Zellweger