“GOMORRA – LA SERIE”: LA RECENSIONE DEL QUARTO EPISODIO

0

ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER

Spazio alle donne. Il quarto episodio di Gomorra è tutto al femminile e porta al centro della scena due nuove protagoniste della storia: Scianel e Patrizia. Ed è proprio attraverso i loro occhi che percepiamo come è cambiata la realtà per Ciro, Genny e Pietro dopo la morte di Salvatore Conte.

L’omicidio del boss ha fatto saltare tutti gli equilibri, minando la gerarchia tra gli scissionisti. Come sempre Ciro si ritaglia il ruolo di burattinaio ma giocare con i Savastano è rischioso: lo spettro di una guerra di camorra agita tutti i protagonisti. La mancanza del capoclan lascia il campo libero all’ex dominus di Secondigliano che ora non vede più ostacoli per riprendersi tutto ciò che gli appartiene. L’uomo vorrebbe anche che al suo fianco ci fosse Genny ma il ragazzo, per una volta, dimostra più prudenza del padre. È necessario attendere che le acque si calmino prima di fare la prossima mossa.

Certo è difficile che la quiete ritorni quando a gestire una delle più importanti piazze di spaccio c’è Scianel. La donna si chiama Annalisa Magliocca ed il suo soprannome si riferisce alla sua abilità nel percepire i profumi, non certo per la sua eleganza. Lei è la signora più temuta di Gomorra. È volitiva e autoritaria come Miranda Priestley ne Il diavolo veste Prada ma senza avere la stessa classe, per quanto si atteggi a regina del quartiere con tanto di dama di compagnia, ovvero, la nuora che non perde occasione di vessare. Forse la definizione migliore del personaggio di Cristina Donadio ce la fornisce Ciro che la paragona a un «mastino napoletano» pronto a reagire con aggressività in ogni circostanza. Un punto debole importante per chi dovrebbe usare calma e strategia nella lotta tra gli affiliati. A sfruttare questa sua mancanza di lucidità è proprio Savastano senior che dà ordine di rapinare la donna per dare il via a un domino di reazioni violente.

L’obiettivo di Piero è reinsediarsi nel suo vecchio regno ma rimanendo nascosto. L’uomo infatti vivrà da latitante in un appartamento bunker. Il suo isolamento forzato sarà però interrotto dalle preziose informazioni che gli farà avere Patrizia. La ragazza lavora come commessa ma il suo stipendio non le permette di matenere i suoi fratelli, dopo aver perso il padre. Controvoglia la giovane cede all’offerta del boss che le ha promesso un ottimo compenso in cambio della sua collaborazione. I problemi economici porteranno il personaggio di Cristiana Dell’Anna ad accettare la richiesta del camorrista ma, attenzione, la giovane non è una semplice vittima delle circostanze. Presto infatti dimostrerà di avere un carattere forte che le farà guadagnare il rispetto di Pietro.

Ed è proprio Patrizia a fornire a Savastano le indicazioni utili per colpire Scianel. Dopo essere stata rapinata, Annalisa si trasforma in una furia e in breve tempo individua chi ha osato oltraggiarla: l’uomo subisce un pestaggio e poi viene dato alle fiamme ma si salva grazie all’intervento provvidenziale di Ciro, che ha intuito chi fosse il mandante. Appurato che Pietro ha lanciato il suo attacco, spetta agli scissionisti fare la mossa successiva: l’istinto guida il gruppo a scegliere la strada della violenza – come avrebbe voluto il boss – ma l’Immortale conosce il suo avversario e decide quindi di scendere a patti con Savastano. Il prescelto però non è Pietro ma Genny, usato ancora una volta come pedina per infastidire il padre. Il ragazzo sarà disposto a stare al gioco?