Dopo aver ufficializzato la presentazione dell’attesissimo nuovo film di Hayao Miyazaki e l’anteprima mondiale del Te l’avevo detto di Ginevra Elkann (con Valeria Bruni Tedeschi, Valeria Golino, Alba Rohrwacher, Greta Scacchi e Riccardo Scamarcio), Il TIFF – Toronto Film Festival 2023 annuncia oggi anche i film delle sezioni Discovery (con l’italiano Alain Parroni) e Midnight Madness. Ma soprattutto di aver deciso di assegnare a Pedro Almodóvar e Spike Lee i suoi Tribute Awards, che verranno consegnati durante il quinto gala annuale di finanziamento in programma domenica 10 settembre al Fairmont Royal York Hotel.
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Come confermato dal CEO Cameron Bailey, Almodóvar riceverà il Jeff Skoll Award in Impact Media presentato da Participant, e Lee il TIFF Ebert Director Award. “Pedro viene al TIFF da anni e ogni volta è migliore della volta precedente – sono state le sue parole. – La sua visione artistica, il coraggio nel raccontare e forzare i confini del cinema hanno avuto un profondo impatto. Per lo sfidare le norme della società, il sostegno alla diversità e il suo illuminare l’esperienza umana con sensibilità e grazia, plaudiamo al suo contributo al cinema e celebriamo la sua capacità di ispirare e provocare il pubblico di tutto il mondo”.
“Il TIFF Ebert Director Award riconosce i registi che hanno esemplificato la grandezza nella loro carriera – ha continuato Bailey passando all’altro regista, un importante narratore della nostra epoca premiato con il riconoscimento intitolato alla capacità di creare un connubio tra impatto sociale e il cinema. – L’opera di Spike, da She’s Gotta Have It a fa la cosa giusta e Mo’ Better Blues, fino al suo film più recente al TIFF 2020, American Utopia, ha ispirato il pubblico e ha realizzato un duraturo impatto sull’arte cinematografica”.
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“Siamo entusiasti di presentare nuove voci, una visione audace e un cinema che piega i generi” ha invece dichiarato Anita Lee, responsabile della programmazione del TIFF nel presentare i film d’apertura delle sezioni Discovery e Midnight Madness. Che saranno, rispettivamente, il Gonzo Girl di Patricia Arquette e il Dicks: The Musical del Larry Charles di Borat.
Il primo, ambientato nel 1992 ad Aspen e ispirato a una storia vera, segue Alley Russo (Camila Morrone), un’aspirante scrittrice che assume un lavoro come assistente del fondatore del giornalismo Walker Reade (Willem Dafoe) per scoprire un mondo psichedelico e caotico mentre cerca di aiutarlo a finire il suo tanto atteso romanzo, con qualsiasi mezzo. Mentre il secondo, in uscita nelle sale statunitense il 29 settembre, segue due uomini d’affari ossessionati da se stessi che scoprono di essere gemelli da tempo perduti e si uniscono per pianificare la riunione dei loro eccentrici genitori divorziati.
Anche se, forse, al nostro pubblico interesserà più la presenza del Una sterminata domenica – prossimamente distribuito da Fandango – del regista Alain Parroni (del corto Adavede del 2017). Che così presenta il film: “La mia generazione è una questione di linguaggio. Raccontare la propria realtà nel 2023 è un atto tenero e prepotente che implica di affrontare le profonde ambiguità, gli stereotipi e le contraddizioni della società mediatica in cui si è cresciuti. Se vivi in campagna, a 30 km da una delle più antiche città del mondo, sei comunque inondato da pellicole hollywoodiane, pop e anime giapponesi, dalla fotografia di massa, nonché da film di autori sconosciuti, scaricati da server remoti e sottotitolati approssimativamente. Alex, Brenda e Kevin non sono altro che il sogno di un adolescente preoccupato che si addormenta con lo smartphone in mano davanti alla TV accesa a tutto volume”
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