SPECIALE: 20 SERIE TV DA NON PERDERE NEL 2017 – SECONDA PARTE

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Il 2017 si preannuncia ricco di serie tv da scoprire, con molti nuovi arrivi: abbiamo già iniziato a raccontarvele qui, ecco la seconda parte della nostra selezione!

BLACK SAILS 4

Ecco una serie che ha saputo essere, allo stesso tempo, grande intrattenimento popolare e raffinato gioco letterario. Pensata come un’ideale prequel di L’isola del tesoro di Stevenson, ideata da Jonathan E. Steinberg e Robert Levine con un gusto citazionista degno del romanzo capolavoro di Bjorn Larsson, Black Sails ha mescolato abilmente personaggi di Stevenson con reali protagonisti della storia della pirateria, come Anne Bonny e Charles Vane, fra tradimenti, conflitti, tempeste terribili, battaglie e naufragi, con l’ossessione comune per l’oro dell’Urca de Lima. Saggiamente la produzione (a capo c’è Michael Bay) ha scelto di non strafare, chiudendo (in gloria) con questa quarta stagione con il confronto finale sull’isola fra James Flint e Long John Silver. E riconsegnando la storia a Stevenson.

Su AXN, febbraio/marzo

CAPITAL – MISTERO A PEPYS ROAD

Gli abitanti dell’elegante e immaginaria Pepys Road (è un omaggio a Samuel Pepys, politico e autore di un famoso diario che descrive la Londra a metà ‘600) iniziano a ricevere anonime cartoline: un frammento fotografico della loro casa o del loro negozio commentate da una frase inquietante: vogliamo quello che voi avete. Chi è il misterioso persecutore? Che significa la sua larvata minaccia? Tratto dal romanzo di John Lanchester (Mondadori), questa splendida mini-serie (3 episodi da 60’) creata da Peter Bowker e prodotta dalla BBC, è un thriller crudele e sardonico, ma soprattutto un’acuta analisi sulla Londra contemporanea, segnata da un mercato immobiliare impazzito, l’ossessione del denaro, l’esplodere della disuguaglianza e del razzismo. Un vero preludio alla Brexit. Cast d’altissima classe (Toby Jones, Gemma Jones, Rachel Stirling).

Su laeffe, dal 24 gennaio

FORTITUDE 2

Frutto della collaborazione di tre emittenti nazionali di Sky (Gran Bretagna, Germania e Italia) e venduto in 170 paesi, la serie ideata da Simon Donald ha affascinato il pubblico soprattutto per l’inconsueta ambientazione nelle remote e glaciali isole Svalbard, le terre abitate più a nord del pianeta. Thriller, che nel corso della prima stagione ha svelato un’anima sempre più horror, Fortitude torna con l’intenzione di svelare parecchie cose rimaste in sospeso (il finale non aveva soddisfatto pienamente) e un nuovo delitto su cui indagare. Nel cast, orfano di Stanley Tucci, tornano i sopravvissuti della prima storia e si aggiungono parecchie new entry: Dennis Quaid, Michelle Fairley (Il Trono di Spade), Parminder Nagra (The Blacklist), Robert Sheehan (The Misfits).

Su Sky Atlantic, dal 27 gennaio

HOOTEN AND THE LADY

Visto che l’originale è (temporaneamente) assente, la britannica Sky 1 ha deciso di produrre una nuova serie in stile Indiana Jones. Creata e prodotta da Tony Jordan, la serie ha per protagonisti l’avventuriero Ulysses Hooten (Michael Landes) e Lady Alexandra Lindo-Parker (Ophelia Lovibond) che, su “mandato” del British Museum, girano il mondo a caccia di mitici tesori. Nella prima stagione, composta di otto episodi, vagheranno dalla foresta amazzonica alle catacombe di Roma, dall’Egitto all’Himalaya fino a Mosca, cercando, meraviglie come i Libri Sibillini, svaniti nel V secolo, le Uova di Fabergè, dispersi nell’Ottocento, ma anche il mitico El Dorado, la tomba di Alessandro il Grande e perfino il tesoro del pirata Morgan. Con ironia, spirito d’avventura, ma anche solide basi storiche.

Su Sky 1, dal 13 gennaio

IRON FIST

Creata a metà anni ’70 da Roy Thomas e Gil Kane, Iron Fist è una delle serie a fumetti Marvel nate sull’onda del successo dei film di arti marziali. Protagonista è il giovane e ricco Daniel Rand, che, dopo la morte dei genitori, viene cresciuto nella magica città di K’un L’un, dove viene educato alle arti marziali e riceve il grande potere del pugno d’acciaio. La serie tv, scritta dal veterano Scott Buck (Six Feet Under, Dexter), inizia Danny (Finn Jones, già Loras Tyrell del Trono di Spade) che, dopo quindici anni, torna New York per trovare l’assassino dei suoi genitori. Iron First è la quarta Marver serie della Netflix, dopo Daredevil, Jessica Jones e Luke Cage. Ed è anche una sorta di quadratura del cerchio, visto che i quattro eroi saranno i protagonisti della serie dedicata al supergruppo The Defenders, attesa per l’autunno 2017.

Su Netflix dal 17 marzo

LE BUREAU DES LEGENDS

Spy story francese, più vicino a Le Carré che a Homeland. Il Bureau è una sezione “invisibile” dell’intelligence francese che si occupa degli agenti sotto copertura che agiscono in paesi stranieri. Protagonista è l’agente Guillaime Debailly, che torna a Parigi dopo sei anni di missione in Siria e si trova soprattutto a fare i conti coi fantasmi della sua vera vita: una figlia, una ex-moglie, l’amante che aveva lasciato a Damasco ed è arrivata in Francia. Prodotta da Canal +, ideata da Eric Rochant (Un mondo senza pietà, Storia di spie) e con un cast ad alto livello (Mathieu Kassovitz e Jean Pierre Darroussin nei ruoli principali), grande successo in patria, dove sta per partire la terza stagione, e accolto molto bene anche negli States, dalla critica è considerata la migliore serie francese con Le Revenants.

Su Sky Atlantic dal 16 gennaio

 

LEGION 2

Fra i tanti personaggi Marvel, Legion è certamente quello che più ad alto rischio, uno da maneggiare con cura. Non solo è il mutante più potente in assoluto, ma anche uno schizofrenico all’ennesima potenza. La sua storia fumettistica è una matassa intricata, dove ha accumulato circa 200 diverse personalità, ognuna delle quali con un diverso superpotere, dalla telepatia alla pirocinesi, dalla capacità di viaggiare nel tempo ad una serie infinite di distruttive armi psichiche. L’ardua impresa di trasformare Legion – alias David Haller, figlio del leader degli X-Men, Charles Xavier – in personaggio televisivo è stata affidata a Noah Hawley, showrunner e produttore insieme a Bryan Singer, premiato con l’Emmy per l’ottimo lavoro di rilettura di Fargo. Hawley ha preso due decisioni intelligenti e interessanti: svincolare totalmente Legion (lo interpreta Dan Stevens, giovane attore britannico con buon background teatrale, già nel cast di Downton Abbey) dal complicato mondo degli X Men, e concentrare la serie sul rapporto fra potere muntante e malattia mentale, tanto che la sua principale fonte di ispirazione è stata la musica e la vita di Syd Barret dei Pink Floyd. Fox lancia la serie alla grande, con “prima” in contemporanea in 125 paesi.

Su Fox a febbraio

Stefano Lusardi

https://www.ciakmagazine.it/20-serie-tv-da-non-perdere-nel-2017-prima-parte/

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