“ASH VS: EVIL DEAD”: IL RITORNO DI UN MITO

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Ash è tornato. Ventitré anni dopo L’Armata delle Tenebre, il protagonista della saga di Evil Dead – capolavoro splatter/horror diretto da Sam Raimi che comprende La Casa, La Casa 2 e L’Armata delle Tenebre – è ancora alle prese con il Libro dei Morti – il ”Necromicon” – nella serie TV Ash vs. Evil Dead, prodotta dalla STARZ e disponibile per intero su Infinity. A dare volto al personaggio – e non poteva essere altrimenti – c’è Bruce Campbell, mentre a dirigere la prima puntata troviamo Sam Raimi. Il regista, oltre aver diretto il primo dei dieci episodi che compongono lo show (con una seconda serie già ordinata e in fase di produzione), ha ideato e portato avanti il progetto, scritto con il fratello Ivan e Tom Spezialy, mentre tra i produttori troviamo lo storico Robert Tapert, già producer dei precedenti capitoli cinematografici.

Ma cos’è Ash vs. Evil Dead? È l’evoluzione perfetta di un personaggio iconico che ha segnato un certo cinema di genere, e ora, complice un nuovo modo di produrre l’audiovisivo, è stato ”elevato” alla serialità dell’ormai piccolo-grande schermo. Bruce Campbell è sempre ”dannatamente” perfetto senza una mano e con il fucile nell’altra, a dare la caccia ai morti, tornati a cercarlo dopo una sua, per così dire, fumata di troppo. Ash ora vive in una roulotte, lavora nel ValueStop (l’S-Mart dei film è protetto da copyright) e continua a fare l’occhiolino alle ragazze. Purtroppo, per un motivo tanto idiota quanto estremamente in linea con il personaggio, risveglia il Male, leggendo la poesia maledetta del Necromicon, custodito tra bottiglie di birra e riviste per adulti. Non gli resta che (ri)montare la motosega, cambiare dentiera per un sorriso migliore e accettare l’aiuto di due nuovi compagni: l’immigrato Pablo Simone Escobar e la bella Kelly Maxwell.

Con un cast che crescerà episodio dopo episodio, avendo fatto la conoscenza dei personaggi interpretati da Ray Santiago, Dana Delorenzo, Jill Marie Jones e di una misteriosa Lucy Lawless, questa è una serie TV che oltre essere un sequel, è pure un omaggio spassionato, (volutamente) becero e goliardico ad uno dei più grandi characters del cinema. Possiamo dire che, in un certo senso, Sam Raimi con Ash vs. Evil Dead ha salvato il personaggio, continuando a farlo vivere in linea con il passato pur attualizzandolo con una serie che centra immediatamente i punti: sangue, risate, demenzialità e tanta capacità visiva, spudoratamente anni 80. Infatti Ash vs. Evil Dead pare mandare un piccolo ma significativo segnale: e se i grandi miti del cinema, immortali ma pur sempre attempati come Ash, trovassero la giusta dimensione nella serialità televisiva?