“ASH VS: EVIL DEAD”: SAM RAIMI E CAMPBELL HANNO SALVATO UN MITO

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Il suo debutto lo ha fatto durante la notte di Halloween: Ash vs. Evil Dead, ideata dallo stesso Sam Raimi, ordinata dalla STARZ e interpretata, naturalmente, dal mitico Bruce Campbell ha centrato il segno, con un pilot colmo di sangue, risate e omaggi. E dopo il primo episodio, la seconda stagione è già in cantiere. Con una domanda, e se i grandi characters del cinema, magari trovassero una nuova dimensione sul piccolo schermo?

ash vs evil deadÈ tornato. Ash è tornato. Ventitré anni dopo L’Armata delle Tenebre (se non si vuol considerare il suo cameo alla fine del remake di La Casa, uscito nel 2013), e in seguito a numerose apparizioni nelle più svariate circostanze (i gamer avranno senza dubbio giocato con i videogiochi tratti dai film, mentre gli amanti dei fumetti lo ricorderanno per aver salvato… Obama!), il protagonista della saga cult di Evil Dead – capolavoro splatter/horror diretto da Sam Raimi che, come menzionato, comprende La Casa (’81), La Casa 2 (’87) e L’Armata delle Tenebre (’91) – è ancora alle prese con il Libro dei Morti – il famigerato ”Necromicon” – nella serie TV Ash vs. Evil Dead, prodotta dalla STARZ e partita, con il pilot El Jefe, negli States lo scorso 31 ottobre. A dare volto al personaggio, e non poteva essere altrimenti, c’è Bruce Campbell, mentre a dirigere la prima puntata troviamo lo stesso Sam Raimi. Il regista, infatti, oltre aver diretto il primo dei dieci episodi che compongono la serie di partenza (la STARZ, nemmeno andato in onda il pilot, ha già ordinato la seconda stagione) ha ideato e portato avanti il progetto (annunciato nel 2014, in un tripudio, al San Diego Comic-Con), scritto da lui, da suo fratello Ivan e da Tom Spezialy, mentre tra i produttori troviamo lo storico Robert Tapert, già producer dei precedenti capitoli cinematografici di Evil Dead.

ASH vs EVILDEADMa, insomma, cos’è questo Ash vs. Evil Dead? Riassumendo, è l’evoluzione perfetta di un personaggio iconico che ha segnato un certo cinema di genere a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 e che ora, complice un nuovo modo di fare e produrre l’audiovisivo, è stato ”elevato” alla serialità dell’ormai piccolo ma grande schermo. Bruce Campbell è sempre ”dannatamente” perfetto senza una mano e con il fucile nell’altra, a dare la caccia ai morti che, questa volta, sono tornati a cercarlo dopo una sua, per così dire, fumata di troppo. Ash, per l’appunto, ha dimenticato la vecchia vita e ora vive in una roulotte, passa le giornate tra l’ozio e il suo ”lavoro” nel ValueStop (l’S-Mart dei film è protetto da copyright) e continua a fare l’occhiolino alle belle ragazze. Purtroppo però, per un motivo tanto idiota quanto estremamente in linea con il personaggio, risveglia il Male, leggendo la poesia maledetta del Necromicon, custodito tra bottiglie di birra e riviste porno. Un Male che appare e scompare, minacciando Ash e il mondo interno. Dunque, non gli resta che (ri)montare la sua motosega, cambiare dentiera per un sorriso migliore e accettare l’aiuto di due nuovi compagni: l’immigrato Pablo Simone Escobar e la bella Kelly Maxwell, entrambi suoi colleghi al ValueStop.

Ash vs EvilDeadUna trovata folle e pazza, la serie TV oltre che essere una sorta di sequel (ma del tutto aperta anche a coloro che non conoscono le gesta di Ash), è pure un omaggio spassionato, (volutamente, eccezionalmente) becero, goliardico e divertente ad uno dei più grandi characters del cinema. E l’omaggio, in questo caso, è un auto-omaggio, perché la forza di Ash vs. Evil Dead sta nel fatto che gli autori non hanno voluto minimamente cambiare gli ingredienti dei fortunati film. Sono loro a trainare la storia, sono loro ad aver desiderato fortemente che Ash Williams sia all’altezza delle nuove generazioni e dei grandi prodotti che hanno invaso la televisione. La peculiarità, tra le altre cose, è questa: creare un ponte tra il passato e il futuro, regalando le battutacce di Ash a coloro che non lo hanno potuto ammirare al cinema, senza che venisse destrutturato con improbabili remake o reboot. Possiamo dire che, in un certo senso, Sam Raimi con Ash vs. Evil Dead ha salvato il personaggio, continuando a farlo vivere in linea con il passato pur attualizzandolo con una serie che centra immediatamente i punti: sangue, risate, demenzialità e tanta capacità visiva, spudoratamente 80s, incredibilmente attuale. Con un cast che, intuiamo, crescerà episodio dopo episodio, dato che oltre Campbell abbiamo fatto la conoscenza dei personaggi interpretati da Ray Santiago, Dana Delorenzo, Jill Marie Jones e di una misteriosa Lucy Lawless. Ora, con una seconda stagione già in cantiere e con altre nove puntate da gustare, Ash vs. Evil Dead pare mandare un piccolo ma significativo segnale: e se i grandi miti del cinema, immortali ma pur sempre attempati come Ash, trovassero la giusta dimensione nella serialità televisiva? Una domanda aperta, quasi rivoluzionaria. Eppure, a giudicare dal risultato ottenuto da Raimi, quasi essenziale e necessaria.

 

Damiano Panattoni