Le star del giorno a Berlino sono loro: Julianne Moore e Greta Gerwig hanno sedotto il festival con Maggie’s Plan di Rebecca Miller, sofisticata commedia sentimentale su un triangolo amoroso che finisce per diventare una famiglia allargata e piuttosto confusa. Gerwig interpreta la giovane Maggie, che prima scippa il marito (Ethan Hawke) a Georgette/Julianne Moore e poi, accorgendosi che non ne valeva la pena, cerca di rimetterli insieme. In mezzo ci sono tre bambini nati dalle diverse relazioni: e proprio parlando di diversi concetti di famiglia e rispondendo a una domanda sulla “step-child adoption” in discussione in questi giorni in Italia, Julianne Moore ha affermato che «avere una famiglia è una questione di diritti umani: ogni individuo dovrebbe avere il diritto di formarsi una famiglia».
Non è una novità : l’attrice ha più volte espresso il suo supporto al matrimonio fra persone dello stesso sesso e al fatto che le coppie gay abbiano lo stesso diritto di essere genitori delle coppie eterosessuali. L’ha fatto anche attraverso i suoi ruoli: nel Freeheld – Amore, giustizia, uguaglianza interpretava proprio una donna che, prima del riconoscimento legale dei matrimoni fra persone dello stesso sesso negli Usa, lottava per veder riconosciuti alla sua compagna di vita (Ellen Page) gli stessi diritti sociali delle coppie sposate.
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(foto di Pietro Coccia)
