FESTIVAL – TRASTEVERE RIONE DEL CINEMA: OGGI ARRIVA GIUSEPPE TORNATORE CON IL SUO ”NUOVO CINEMA PARADISO”

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Questa sera, per il Festival – Trastevere Rione del Cinema, il regista premio Oscar Giuseppe Tornatore porta in piazza San Cosimato a Roma il suo Nuovo Cinema Paradiso

Il FILM

Nuovo Cinema ParadisoA Giancaldo, uno sperduto paesino siciliano, nel Dopo Guerra italiano, il cinematografo è l’unico svago che hanno gli abitanti. Tra loro c’è anche il piccolo Salvatore detto Totò, letteralmente innamorato del cinema. La sua passione la coltiva grazie agli insegnamenti di Alfredo, il proiezionista del ”Cinema Paradiso”. Totò, dopo un drammatico incendio in cabina che rende cieco Alfredo, diventa il proiezionista ma, anno dopo anno, prende coscienza che il suo futuro è lontano dalla Sicilia e, soprattutto, da Elena, suo grande, piccolo amore.

 

 

TornatoreUn Premio Oscar, un Golden Globe e un BAFTA come Miglior Film Straniero, nonché il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1989. Nuovo Cinema Paradiso, secondo film di Giuseppe Tornatore, va comunque oltre qualsivoglia premio per attestarsi come una delle pellicole più importanti (e dalla nascita turbolenta) della storia del cinema, nazionale e internazionale. Pensare che, quando uscì nell’autunno del 1988, dopo poche settimane di programmazione, fu subito ritirato dalle sale: eccessivamente lungo, troppo ridondante. Tornatore, dunque, su consiglio del produttore Franco Cristaldi, alleggerì la pellicola, prima di un quarto d’ora e poi, in occasione della presentazione e il correlato trionfo al Festival di Cannes, di altri venticinque minuti. Di lì in poi Nuovo Cinema Paradiso fu un successo, impreziosito dall’Oscar come Miglior Film Straniero. La pellicola, in parte autobiografica, è un omaggio empatico, romantico e malinconico al cinema stesso e al passato sia di Tornatore che di un’Italia (del Sud) semplice e popolare. Nuovo Cinema ParadisoNel film tutto gira attorno alla piazza di Giancaldo (che in realtà non esiste, il nome viene da una montagna vicino Bagheria), un microcosmo che ha come fulcro il cinematografo e l’anima degli abitanti, sospesi quasi nel tempo e nello spazio. E il protagonista, Totò, regista infelice da adulto, spensierato e incosciente da bambino, rappresenta il ricordo e la memoria collettiva di un orologio destinato a portar via la magia della sala cinematografica. Nuovo Cinema Paradiso, con le sue scene indimenticabili e commoventi (come non ricordare la famigerata sequenza finale con i baci più belli, censurati prima e donati poi da Alfredo a Totò?), ripercorrendo e citando opere come L’Angelo Azzurro, Via Col Vento, Casablanca, fino a Riso Amaro, Poveri ma Belli e Umberto D., è un film essenziale, manifesto di un’epoca (e di un cinematografia) ormai perduta.

PERCHÉ VEDERLO

Perché Nuovo Cinema Paradiso racconta l’amore puro per il cinema e la storia collettiva di un angolino immaginario d’Italia che, in un certo senso, racchiude tutti noi.

Damiano Panattoni