“LE MANI SULLA CITTÀ”: PROIEZIONE PIRATA A VENEZIA 72!

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Logo Ciak In MostraCIAK IN MOSTRA: BLIZ A VENEZIA DEI GIOVANI DEL PICCOLO CINEMA AMERICA!

 

Cinema AmericaBliz tutto cinematografico ieri sera sul ponte di Calatrava in Piazzale Roma a Venezia. I giovani capitolini del Cinema America hanno proiettato, sulla faccia dell’Hotel Santa Chiara, Le mani sulla città di Francesco Rosi, per denunciare le speculazioni edilizie che girano intorno alla realizzazione della nuova ala dell’albergo, e più in generale l’imbruttimento delle città dovuto alla costruzione di opere fatiscenti, il tutto sotto gli occhi (chiusi) delle amministrazioni pubbliche, proponendo anche la riqualificazione delle sale come spazi culturali polivalenti. La proiezione non è però arrivata al termine, interrotta dall’arrivo della polizia.

 

Cinema AmericaLe mani sulla città è perfetto portavoce del messaggio del Cinema America per una lunga serie di ragioni. La prima è che mantiene una solida e invincibile attualità. Il modo di intendere la politica e e i problemi pubblici, non sono poi così cambiati rispetto a cinquant’anni fa. Nella Napoli anni Sessanta crolla un palazzo in un quartiere popolare provocando feriti e morti. Si apre così un’inchiesta su Eduardo Nottola, il costruttore, dalla quale emerge la dilagante corruzione che ruota attorno a questo personaggio. Il carcere per quelli come lui però non esiste e Nottola, aiutato da amici e nemici con interessi comuni, sarà nominato assessore all’edilizia e continuerà a costruire con i soliti sistemi. L’opera di Rosi è una vera e propria denuncia sociale e (purtroppo) le pagine dei quotidiani odierni sono zeppe di storie come questa. La seconda ragione è che il film ha vinto il Leone d’Oro alla Mostra del 1963 e risulta quanto mai azzeccato per una proiezione pirata durante Venezia 72. Il Piccolo Cinema America, con le sue iniziative – ad esempio il Festival estivo a Trastevere che vantano un programma talmente eterogeneo da coinvolgere ogni tipo di pubblico -  mira a diffondere la Cultura, provocando per scuotere gli animi di un Paese, il nostro, che troppo spesso dorme.

Rudy Ciligot