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THE NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS di Henry Selick
Recensione di Matteo Danieli
Poteva un film conciliare due delle feste che adoro di più durante l’anno, vale a dire Halloween e il Natale? Avevo sempre pensato di no fino a che, nel 1993, Henry Selick, con lo zampino di quel genio di Tim Burton, ha creato The Nightmare Before Christmas.
Che spettacolo per gli occhi, che favola gotica, che stile narrativo unico ed ineccepibile, con personaggi capaci di entrare nel cuore e nell’anima, un’opera unica che, se pur datata, non ha nulla da invidiare ai più moderni film di animazione. Danny Elfman e le sue musiche, le canzoni che canticchio ancora oggi spensierato o mentre lavoro.
Come posso non voler bene a Jack e Sally? Come posso non stupirmi davanti alla città di Halloween e ai suoi stravaganti abitanti? Tutti i protagonisti fanno parte della mia vita e del mio immaginario, un vero capolavoro dello stop-motion, unico e insostituibile, una perla rara da tenere gelosamente custodita.
Ogni anno dal 1993 ad oggi (e negli anni avvenire), ogni volta che il 31 ottobre si avvia verso la sera, immancabilmente guardo questo film e, per incanto, tutto intorno a me svanisce: nessun problema o preoccupazione, niente lavoro, solo Halloween, ed è come se anche io, per una sera, diventassi complice di Jack nel suo goffo tentativo di rapire il Natale e di farlo orrendamente suo.
Nella lista dei miei film preferiti di tutti i tempi la pellicola con il Re delle zucche e Babbo Nachele occupa decisamente il secondo posto!
«Questo è Halloween, Questo è Halloween! Halloween! Halloween! Halloween! Halloween! Ora qui, se lo vuoi, canta la ballata della zucca con noi! »
