Globi d’Oro 2024, tanti i premiati davanti a Tim Burton e Sting

Monica Bellucci è la star di una serata dedicata al cinema italiano

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Nella splendida location dei giardini dell’Accademia Tedesca di Villa Massimo a Roma hanno sfilato alcuni tra i più grandi protagonisti del cinema italiano e internazionale, invitati e protagonisti della 64ma edizione dei Globi d’Oro, tra i più longevi premi cinematografici del nostro Paese, anche quest’anno assegnati dall’Associazione della Stampa Estera in Italia. Dopo l’annuncio del Premio alla carriera a Monica Bellucci, magnetica e innamoratissima al fianco del ‘suo’ Tim Burton (come vedete nei video pubblicati sui nostri social), l’attesa cerimonia si è confermata un momento speciale e ha regalato una notte magica al grande cinema italiano e ai suoi fan.

Alla presenza del regista di Beetlejuice Beetlejuice – che aprirà la prossima Mostra del Cinema di Venezia 81 – e dell’ex Police Sting, al fianco della moglie Trudie Styler, tra i premiati, sul palco hanno sfilato Matteo Garrone, Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti, Stefano Accorsi, Margherita Vicario, Rebecca Antonaci e Paola Cortellesi.

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Un Parterre des rois, e des reines, arricchito da star di calibro mondiale, che ha dato modo ai due direttori artistici di sottolineare come “essendo assegnato dai corrispondenti esteri in Italia, il Globo d’Oro riflette, di anno in anno, sempre più la sua natura internazionale“, secondo Claudio Lavanga, corrispondente per NBC NEWS, e di aggiungere che: “Il cinema italiano ha una storia ricca e gloriosa e celebrare talenti di questa levatura non solo è ispirante, ma anche un esempio per il mondo – come ha detto Alina Trabattoni, giornalista internazionale e corrispondente estera per TRT World. – Siamo grati di aver avuto l’opportunità di contribuire al patrimonio del cinema italiano e siamo entusiasti di continuare a condividere le loro straordinarie storie con il mondo”.

Il via alla ricca serie lo ha dato il premio alla Miglior Fotografia, che è andata a Paolo Carnera per Adagio; a seguire il Miglior Cortometraggio, consegnato nelle mani della regista Giovanna Mezzogiorno per Unfitting; e chiude Il Globo d’Oro al Miglior Documentario che va a Posso entrare? An Ode To Naples di Trudie Styler, che ha ritirato la statuetta osservata dal celebre marito, Sting, in prima fila.

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Si entra nel vivo della serata con la Giovane Promessa, Rebecca Antonaci, per Finalmente l’alba e con il suo toccante discorso di ringraziamento, prima di passare il testimone al sorprendente Gloria! di Margherita Vicario, che ritira il premio come Migliore Opera Prima dalle mani di Giuseppe Fiorello, che solo l’anno scorso vinse per il suo Stranizza d’amuri. Sul palco anche Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti, che si aggiudicano il riconoscimento per la Migliore Serie TV, Un Amore, prodotta dallo stesso Accorsi con Enrico Audenino, contribuendo alla sceneggiatura insieme al regista Francesco Lagi, per la produzione di Cattleya e Sky.

La cerimonia riprende con la Miglior Colonna Sonora, consegnata a Margherita Vicario e Davide Pavanello, che torna sul palco per la seconda statuetta al suo primo film Gloria!, seguita dalla Miglior Sceneggiatura, ritirata da Daniele Luchetti e Francesco Piccolo per Confidenza; mentre è la simpatia di Pilar Fogliati a consegnare nelle mani dell’amico e regista Giovanni Veronesi il Globo d’Oro per la Miglior Commedia, Romeo è Giulietta.

Un trionfo di attori e pellicole che incantano il pubblico di Villa Massimo, come la straordinaria carismatica bellezza di Monica Bellucci, vincitrice del Globo d’Oro alla Carriera. L’attrice ha ricevuto il premio per la sua personalità e capacità interpretativa, che hanno sublimato le diverse espressioni cinematografiche, trasformandola in un’icona senza tempo e senza confini.

 

 

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E andando oltre i confini, con uno sguardo sul mondo, viene assegnato il Globo d’Oro Italiani nel mondo, ritirato da un amico del Globo d’Oro, il grande Maurizio Lombardi. Al poliedrico attore di Ripley (oltre a The Young Pope, The New Pope e molti altri) e regista il riconoscimento per essersi distinto nella sua arte e per l’impegno nel portare alta la bandiera italiana nel mondo.

Ancora un’emozione, prima delle nomination più attese, con il commovente tributo a Sandra Milo, scomparsa il 29 gennaio scorso e che vinse il Globo alla Carriera nel 2020.

Torna sul palco Micaela Ramazzotti, Miglior Attrice per Felicità, e sale Elio Germano, a lui il Globo come Miglior Attore per il suo ruolo in Confidenza. La Miglior Regia è di Matteo Garrone per Io Capitano, e Paola Cortellesi ritira l’ennesimo Premio al Miglior Film per C’è ancora domani.

A valutare le opere, come ogni anno, è stata una rosa di oltre quaranta corrispondenti esteri provenienti da ogni parte del mondo, che ha visionato decine di pellicole, scelto i film finalisti e finalmente premiato i vincitori durante questa suggestiva serata di inizio estate, curata dalla regia di Antonio Centomani e arricchita dalle soffuse sonorità della dj Daniela Martani.

Alcune foto della serata e dei suoi protagonisti: