WEB SERIES: (Z)

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trailer (Italia, 2015) per progetto di web serie

logo_ZUn ragazzo in moto guida di notte fra strade deserte. Fuori campo, in forma di flashback sonoro, si svolge intanto un dialogo, fra il ragazzo e una dottoressa. Lei lo interroga sulla sue condizioni di salute “dopo la terza seduta” e le domande si fanno sempre più incalzanti ed inquietanti: Ha riscontrato sintomi particolari? Perdite di sangue?… La voce del ragazzo minimizza i sintomi, dice di essersi al massimo sentito “un po’ intronato”, ma le immagini lo mostrano fermarsi, togliersi il casco, cominciare a tossire, vomitare sangue, cadere svenuto sul selciato. Mentre la voce monocorde dell’invisibile dottoressa lo avverte, prima di congedarlo, che nei giorni seguenti avrà luogo un’escalation dei sintomi – e inizia implacabile ad enumerare: febbre alta, svenimenti, emorragie, attacchi di panico, aggressività… -, il ragazzo è riverso sulla strada, immobile. Arrivano due uomini e lo caricano su un furgone, poi, arrivati in un parcheggio sotterraneo, lo chiudono in un garage. Mentre si allontanano, si sentono sempre più forti i colpi dei suoi pugni contro la porta di ferro del garage. La voce della donna, dopo aver assicurato il ragazzo che non c’è motivo di preoccuparsi, gli augura con tono ironico, una buona giornata. Poco più di quattro minuti in bianco e nero per un video che non è un corto, ma il trailer, o meglio un allusivo ed intrigante biglietto di presentazione per (Z), progetto per una web serie che si accoda alla moda zombie imposta da The Walking Dead, ma che già promette uno stile visivo elegante e d’autore, un’atmosfera carica di mistero e tematiche e ambientazioni inedite. Il progetto, che prevede anche un rapporto interattivo con gli spettatori, è firmato da un gruppo di giovani artisti romani, che in buona parte ruota intorno all’agenzia Headshot Studio: il creatore della serie Sandro Donnici, che ha scritto la sceneggiatura con Fabio Luongo, il regista Alessandro Di Cristanziano, il direttore della fotografia Tommaso Cassinis, l’operatore di ripresa Nils Astrologo, l’assistente di regia Lorenzo Marzocca, l’autore delle musiche Federico Forleo, il sound design Ivan Zanon e la costumista Valentina Succi Tulliozzi. Cercano fondi per realizzare questo loro ambizioso e interessante progetto. Un coraggio e una creatività che meritano un sostegno. Per offrirglielo: www.ziscoming.net

Intervista con Sandro Donnici

Ventinove anni, romano, ingegnere informatico, Sandro Donnici è partito dalla sua passione per il cinema, soprattutto per l’horror e i supereroi, per scrivere (Z), insieme a Fabio Luongo. Per trasformare la sua storia in immagini, non avendo alcuna personale esperienza di filmmaking, ha coinvolto nell’avventura gli amici dello studio Headshot, a cominciare dal regista Alessandro Di Cristanziano, grande zombie fan.

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Perché hai deciso di scrivere una serie sugli zombie, genere che oggi è fin troppo sfruttato?

Al contempo per amore e per fastidio. Amore, ovviamente, per questo tipo di storie, da autentico appassionato. Fastidio, per come il genere viene sempre più svilito, trasformato in avventure muscolari, dove impazzano super coatti e sceriffi ammazza tutti, e nessuno si sogna di dare un senso e una ragione all’epidemia. Ho scritto (Z) per portare il genere verso direzioni che, credo, non siano mai state esplorate prima. Per prima cosa è ambientata in Italia, e precisamente a Roma, che è già un casino pure senza zombie, poi i protagonisti sono cinque ragazzi fra i venti e i trent’anni, studenti, gente normale, qualunque. La domanda perciò diventa: come reagirebbe chiunque di noi se si trovasse veramente in una città invasa da zombie? Una chiave narrativa che si allontana parecchio dagli stereotipi del genere, alla quale ho aggiunto un’atmosfera misteriosa da grande complotto, in stile Fringe o Lost, che rende più dinamica la narrazione e serve a tener viva la curiosità dello spettatore. Il trailer ha soprattutto questa funzione: fare intuire ciò che, come forma e contenuto, intendiamo realizzare.

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Qual è la cifra che vi siete proposti di ottenere con il crowdfunding e quando pensate di varare il progetto?

L’idea iniziale era di realizzare sei episodi da venti minuti l’uno. Ma il budget necessario, per mantenere l’alto livello tecnico e qualitativo che ci siamo proposti, è di fatto irraggiungibile. Per questo abbiamo deciso di procedere per gradi: puntiamo a 3mila euro, cifra sufficiente per realizzare invece un mediometraggio di qualità. Che cercheremo di usare come “vetrina” per raccogliere nuovi fondi e, ci auguriamo, trovare un produttore interessato. Vorremmo essere sul set entro l’estate e, possibilmente, lanciarlo sul web il prossimo anno ad Halloween. Siamo abbastanza fiduciosi, perché già la ricerca di attori che abbiamo promosso sul sito ha funzionato alla grande, e stiamo cominciando il casting. z-backstage2

Il “contagio” (Z) non dovrebbe essere solo un mediometraggio e poi la serie, ma espandersi nella rete, rendendo il progetto interattivo. In che modo?

Creando un vero e proprio universo parallelo, grazie alle app e ai social network. Da un lato vorremmo realizzare contenuti virali, come notiziari o articoli di giornali che raccontano la finzione in forma di cronaca e creare profili “veri” dei vari personaggi. Dall’altro invitare gli spettatori a diventare loro stessi parte della storia, postando foto e video come se vivessero anche loro dentro il mondo di (Z). Un altro modo per rendere il nostro progetto unico e originale.

Stefano Lusardi

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