Anthony Hopkins rifa Hannibal Lecter a Che tempo che fa

L'attore è stato intervistato da Fabio Fazio dove ha ripercorso la sua carriera

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Ieri sera è stato intervistato a Che Tempo che Fa Anthony Hopkins. L’attore ha finito da poco le riprese a Cinecittà di Those About To Die (Quelli che stanno per morire), il dramma in costume di Roland Emmerich dove interpreta l’Imperatore Vespasiano. Intervistato da Fabio Fazio l’attore ha voluto raccontare le sue origini nel mono del cinema:

«Avevo 29 anni e il mio primo film è stato fatto con due grandi star, Peter O’Toole e Katharine Hepburn. La mia prima scena è stata proprio con lei: abbiamo provato e subito mi diede un consiglio, ‘Non recitare, dì le battute, basta!’. Il segreto, almeno per me, è questo: devi conoscere assolutamente bene il copione, altrimenti non funziona nulla. L’unico consiglio che mi sento di dare ai giovani attori è ‘Imparate le battute, analizzate il copione, andate al di là e al di sotto delle parole e dello stile; poi sarà  vero e potrete modificarlo ad ogni ciak e farlo come voleteCon tutto il rispetto per i giovani attori, ma alcuni tendono a pensare a credere, non tutti eh,  che se tu fai un po’ di farfugliamenti e non parli chiaramente va meglio e non è cool questa cosa. Devi sapere cosa stai facendo e quindi in quel modo riesci ad avere forza. Perché quando sei sul palcoscenico devi essere forte, tutto qui».

Hopkins ha poi continuato:

«Leggo 200 volte il copione anche di più, a volte anche 500, perché se te lo metti nel cervello e tu sei sufficientemente preparato, io non sono uno psichiatra o uno psicologo, però io sono assolutamente convinto e credo che il ruolo che interpreti ti entra profondamente dentro, diventa parte di te. Praticamente è un altro modo per definire il metodo Stanislavskij, abbastanza interessante. Uno dei più grandi attori al mondo, Marlon Brando, riusciva a farfugliare, poteva farlo perché era lui. Era un grandissimo tecnico ed un grande attore teatrale». 

Durante l’intervista Fazio ha ammesso di temere ancora il personaggio di Hannibal Lecter e l’attore ha risposto reinterpretando per pochi secondi l’iconica battuta del suo personaggio. «Ho mangiato il suo fegato con delle fave e un bel chianti» è probabilmente la citazione più famosa de Il Silenzio degli Innocenti e il rumore della bocca che accompagna Hannibal è rimasto ancora impresso nelle menti di tutti gli amanti del cinema.