Bob Marley: One Love, la recensione del film sulla leggenda del reggae

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Bob Marley One Love

Bob Marley: One Love racconta la vita del grande cantante giamaicano, attraverso la sua musica, i suoi affetti, i suoi valori, le sue lotte politiche e le sue passioni. Dirige il film Reinaldo Marcus Green, già regista di King Richard con Will Smith. A interpretare Marley Kingsley Ben-Adir.

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IL FATTO: 1976: a seguito di un attentato alla sua vita, conseguenza del suo impegno politico nel cercare di pacificare le diverse fazioni in contrasto in Giamaica in quegli anni, Bob Marley decide di lasciare l’isola e trasferirsi a Londra, per la produzione e le registrazioni del suo nuovo disco. Tra flashback e presente scopriamo come si è formata la filosofia, anche religiosa, di questo artista morto precocemente, ma la cui leggenda è rimasta intatta dopo 43 anni.

Bob Marley: One Love – L’opinione

Esiste ormai uno standard per raccontare le storie delle grandi icone della musica contemporanea. D’altronde non è facile ridurre a poco meno di due ore le vite, seppure spesso brevi, di artisti che per il sacro fuoco finiscono con bruciare la candela da entrambi i lati.

Bob Marley: One Love non fa eccezione. La struttura narrativa è quella collaudata, con un corpus centrale ambientato in un momento di svolta della carriera con a corollario le questioni sentimentali, politiche, spirituali di un uomo che è ancora oggi un mito per un paio di generazioni di persone in tutto il mondo. Non mancano i balzi all’indietro, per scoprire le origini dell’uomo e dell’artista, e anche i momenti oscuri, legati soprattutto al suo rapporto con la moglie Rita e ai demoni che non sempre riusciva a reprimere.

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Nel complesso un compito ben scritto che però resta molto in superficie nello scandagliare il protagonista, nei cui panni si è calato, anche con una intelligente umiltà, il bravo attore britannico Kinglsey Ben-Adir. Reinaldo Marcus Green va con il pilota automatico, consapevole di avere per le mani una storia, come già successo con il biopic del padre delle sorelle Williams, che si vende da sola. Brava Lashana Lynch nei panni di Rita.

Operazione ben costruita per rilanciare l’icona Bob Marley, ma cinematograficamente resta poco, siamo lontani dalla spettacolarità di Bohemian Rhapsody e dalla creatività visiva e narrativa di Rocketman. Bob Marley: One Love ha un approccio più intimista, ma osa poco, soprattutto per tutto ciò che concerne la filosofia e i messaggi veicolati da Marley. C’era il potenziale per un Malcolm X del reggae, ma non è stato sfruttato.

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RASSEGNA PANORAMICA
VOTO:
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