Diodato, “La mia terra” vince il Ciak d’oro per Palazzina Laf: «Un film delicato e inteligente, lotto da anni insieme a Riondino»

Diodato commenta la vittoria del Ciak d'Oro e presenta il suo nuovo brano, Ti Muovi, in gara a Sanremo 2024

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Diodato torna nel 2024 al Festival di Sanremo, portando sul palco dell’Ariston, dopo la vittoria nel 2020 con Fai Rumore, Ti muovi (Carosello Records), scritto, composto e arrangiato dallo stesso Diodato, che ne firma anche la produzione artistica con.

«È presenza, è dialogo con chi continua a riemergere dentro di noi e quindi in un certo senso anche con noi stessi. Credo che questo brano appartenga al continuo fluire emozionale in cui mi sono immerso in questi anni e rappresenti parte della mia personale ricerca ed evoluzione, divenire artistico e umano. Ho cercato di esprimere musicalmente la passione, l’impeto e la gioia dell’abbandonarsi a un’emozione» – afferma il cantante.

Nella conferenza stampa di presentazione Diodato ha raccontato come è nato il nuovo brano: «Devo dire che solo molto felice di tornare al Festival, sento delle vibrazioni molto belle cominciate con questa canzone. Vengo da anni da Tour dove sono stato in giro a suonare e credo che la musica sia una compagna di vita, un mezzo per conoscere, ampliare i miei confini e per conoscere cose che sono lontane da me. Tutto è accaduto in maniera naturale, questa canzone credo che sia figlia di questi anni qui, di questa mia volontà di immergermi in un flusso emotivo che condivido con molte persone tra cui la mia band. Improvvisamente ho cominciato a sentire delle sensazioni che portavano ovviamente anche a degli squilibri, a fare dei ragionamenti. Squilibri intesi anche come l’inizio di un movimento. La cosa che è successa è che in quei giorni ho ascoltato delle storie, anche di amici molto cari che mi raccontavano delle cose molto simili. Nelle loro storie, nel loro vissuto, vi erano molti punti in comune con le mie. Ascoltando la canzone, secondo me, in tanti possono trovare delle cose che hanno anche nelle loro storie, in ciò che hanno vissuto. E allora ho capito, in quel momento lì, che forse quella canzone che avevo accennato soltanto mi stava chiamando e quindi mi sono chiuso in casa qualche mese fa e ho provato a realizzare ciò che appunto si muoveva dentro di me perchè. Mi sono messo nel mio studio casalingo e ho iniziato a registrare. É stato un brano che è cresciuto ogni giorno sempre di più»

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Il cantante ha vinto il Ciak d’Oro per la Miglior canzone originale con il brano La mia terra, tratto da Palazzina LAF: «Sono felicissimo per Michele e spero sia l’inizio di una lunga serie di premi che quel film merita, e che lui merita per la delicatezza, per l’intelligenza, per la forza con cui è riuscito a raccontare questa storia con un film che io non mi aspettavo. Lo conosco molto bene, lottiamo da anni insieme, quindi mi aspettavo un film molto più legato alla sua passione che viene fuori. Invece ha voluto parlare di una cosa ben specifica, ma che forse è la madre di tutti un po’ dei problemi che oggi noi continuiamo a vivere nella nostra terra. Sono molto felice, quindi, di aver avuto l’occasione di poter partecipare a questa sua opera prima con una canzone che mi ha dato l’occasione, finalmente, di dover parlare chiaramente di quell’argomento. Poi ho trovato il mio modo, mettendoci dentro anche il mito della fondazione di Taranto, con questo mito che si mescola con la città. Ho vissuto tanto in giro da ragazzino e poi, a un certo punto sono arrivato a Taranto, terra dove era nata mia madre e ho vissuto lì anni importantissimi. A un certo punto ho scelto la mia terra e ho cominciato a lottare per lei e a farlo al fianco di Michele. Tutto questo era un bellissimo modo, secondo me, in un’occasione come questa per raccontarci e per definire anche artisticamente un impegno che va avanti da tantissimo tempo. Spero davvero questo film venga visto da più gente possibile perché non è solo importante, ma è veramente  bello e sorprendente. E spero vinca ancora molti premi».