Da oltre dieci anni non dirigeva niente di televisivo e il suo ultimo film risale al 2007, con l’adattamento del racconto di Stephen King The Mist, ma il percorso di Frank Darabont potrebbe riprendere proprio dalla regia di un paio di episodi del finale di Stranger Things, serie Netflix che nel 2024 dovrebbe finalmente regalarci l’attesissima conclusione… e il ritorno di un grande filmmaker.
LEGGI ANCHE: Stranger Things, l’AI trasforma il Demogorgone e i protagonisti della serie
Non troppo tempo fa era stato proprio il regista di Le ali della libertà e Il miglio verde (The Majestic del 2001 è il quarto lungometraggio da lui diretto in carriera) a parlare del suo ritiro, a soli 64 anni.
Una decisione sulla quale sembra essere tornato, dopo esser stato impegnato – senza che gli fosse stato riconosciuto – come script doctor per alcuni blockbuster di Hollywood, e aver diretto alcuni episodi di The Shield, nel 2007, del pilot di The Walking Dead nel 2010 e dei sei episodi della prima e unica stagione della Mob City di TNT, nel 2013.
LEGGI ANCHE: Millie Bobby Brown pronta all’addio a Stranger Things, «Mi impedisce di creare storie che mi appassionano»
L’inizio della produzione dell’ultima stagione di Stranger Things, la quinta, dovrebbe iniziare a gennaio, rendendo così imminente una decisione definitiva da parte di Netflix e Darabont. Che in una recente intervista aveva confessato di avere alcuni progetti che vorrebbe realizzare, ma ai quali gli Studios non sembrerebbero interessati.
Pur essendo in possesso dei diritti delle storie “La lunga marcia“ e “La scimmia” di Stephen King, il regista avrebbe dovuto dirigere il Giustizia privata di F. Gary Gray nel 2009 e il Il cacciatore e la regina di ghiaccio nel 2014 (diretto poi da Cedric Nicolas-Troyan due anni dopo), progetti abbandonati per “divergenze creative” con i produttori. Ma furono i rifiuti raccolti dalla sceneggiatura di un film incentrato sulla Guerra Civile Americana, basata su uno script di Stanley Kubrick mai realizzato, a dare il colpo di grazia alla sua volontà e a iniziare ad accennare al ritiro nel 2021.
