Gatti al cinema, i 25 felini più famosi del grande schermo

Da Il Padrino a Colazione da Tiffany fino a Harry Potter e gli ultimi Marvel, ripercorriamo le apparizioni al cinema dei nostri amici pelosi

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Il Padrino (1972)

Sapevate, sì, che il gatto grigio soriano che vediamo in braccio a Vito Corleone non faceva parte dello script originale? Il regista Francis Ford Coppola lo inserì last-minute nelle riprese dandolo a Marlon Brando, dopo averlo trovato vicino gli studi della Paramount.

Alien (1979)

Insieme alla padrona Ripley (Sigourney Weaver), Jones rimane l’unico sopravvissuto dell’astronave Nostromo nel capolavoro di Ridley Scott, Alien. Nell’ultima parte del film lo vediamo affiancare Ripley nella lotta contro il terribile alieno.

Cimitero vivente – Pet Sematary (1989)

Nel film diretto da Mary Lambert, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King, Church è l’amato gatto della piccola Ellie, chiamato così in onore di Winston Churchill. Il poverino morirà travolto da un camion ma tornerà dal mondo dei morti per terrorizzare i suoi vecchi padroni, in quanto sepolto in un antico ma stregato cimitero. Il gatto è presente, ovviamente, anche nel remake di Pet Sematary del 2019.

Alice nel paese delle meraviglie (1951)

Il vero nome dello Stregatto, il felino che intrattiene Alice con proposizioni filosofiche, è “gatto del Cheshire” e deve il suo fascino non solo al ghigno, alle strisce color viola e ai poteri magici che lo facevano scomparire, ma anche alle leggende da cui pare aver origine. Carroll sembra aver voluto far rivivere nella sua opera i racconti popolari del suo tempo sui gatti invisibili che si sarebbero aggirati nelle campagne inglesi, fissandoli per sempre nelle vesti del grosso felino col ghigno.

Austin Powers

Il Signor Bigolo sugli schermi cinematografici è uno dei gatti più cattivi e buffi insieme mai visti. E ha anche il grande dono del trasformismo, perché Bigolo, che inizialmente è un persiano dal bel pelo bianco, nel corso della trilogia di Austin Powers (dal primo ‘Austin Powers: Il controspione’ al secondo, ‘Austin Powers: La spia che ci provava’ al terzo, ‘Austin Powers in Goldmember’), diventa uno sphynx senza pelo cattivissimo e vendicativo proprio come il suo padrone.

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