Tratto da una storia vera, ispirato ad un film francese, Grazie ragazzi, dal 12 gennaio al cinema con Vision Distribution, vede nuovamente insieme Riccardo Milani e Antonio Albanese. Sotto la regia di Milani, Albanese interpreta un attore che riesce mettere in scena la più nota e bella opera di Samuel Beckett, “Aspettando Godot”, con una improvvisata compagnia teatrale di detenuti.
Sinossi
Antonio (Albanese) è un attore appassionato ma frustrato dalla mancanza di offerte di lavoro. Un giorno, spinto da un suo amico e collega, Michele (Fabrizio Bentivoglio), accetta di insegnare nel laboratorio teatrale di un istituto penitenziario diretto da Laura (Sonia Bergamasco). Dopo alcune perplessità iniziali, però Antonio scopre del talento nella improbabile compagnia di detenuti. La passione e la voglia di fare teatro si riaccendono in lui e con quei ragazzi, scontrosi, poco avvezzi alla letteratura e al teatro, ma incredibilmente spontanei ed entusiasti, decide di mettere in scena la famosa commedia di Samuel Beckett “Aspettando Godot”. Insieme scoprono la bellezza e le potenzialità liberatorie dell’arte che li porta ad un inaspettato successo, difficile però da gestire.
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Tratto dal film francese Un anno con Godot (2020) di Emmanuel Courcol con Kad Merad (Giù al nord, 2008 e Les choristes – I ragazzi del coro, 2004), Grazie ragazzi è ispirato ad un fatto realmente accaduto nel 1985 in Svezia, quando l’attore e regista svedese Jan Jönson decise di mettere in scena “Aspettando Godot” di Samuel Beckett con i detenuti del carcere di massima sicurezza di Kumla. Il giorno della prima a Göteborg, cinque dei sei attori fuggirono prima dello spettacolo.
Antonio Albanese e Riccardo Milani, intervistati da CIAK, spiegano tutte le implicazioni umane, sociali e culturali che sono scaturite da questa incredibile storia.
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