John Candy moriva 30 anni fa: 5 film cult da rivedere

Il gigante buono di Hollywood, il più bravo a scaldare i cuori in perfette commedie natalizie. Ricordiamo John Candy nel trentesimo anniversario della sua morte

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John Candy

Il 4 marzo del 1994 moriva a 43 anni uno degli attori più amabili di Hollywood: John Candy. Un’anima estremamente gentile, la sua, percepibile nelle tante commedie (in gran parte natalizie) che lo hanno visto protagonista e che hanno segnato la storia degli anni Ottanta e Novanta.

Canadese, di Toronto, Candy ebbe una vita segnata da continui problemi di salute legati al peso, poco aiutato dalla genetica (suo padre morì per infarto a 35 anni) e dal fatto che fosse anche un forte fumatore e bevitore. Si spense nel sonno a causa di un attacco di cuore mentre si trovava a Durango, in Messico, sul set della commedia western Wagons East!, completata (si narra) con l’uso di una controfigura e uscita postuma, così come Operazione Canadian Bacon (1995) di Michael Moore, il suo ultimo film ufficiale, terminato di girare prima dell’inizio riprese di Wagons East!.

Nel trentesimo anniversario della sua morte, andiamo a riscoprire cinque film in cui John Candy è riuscito a scaldarci il cuore.

Mamma, ho perso l’aereo

Uno dei cult natalizi per eccellenza, il film uscì nel 1990 e lanciò la carriera di Macaulay Culkin. John Candy interpreta Gus Polinsky il “Re della Polka del Midwest”, l’uomo che la mamma di Kevin incontra all’aeroporto e che riesce a portarla a Chicago a bordo del suo furgone insieme ad altri bizzarri musicisti. Candy recitò questa piccola parte facendo un favore al produttore e sceneggiatore del film, John Hughes. Il suo salario fu minimo: fu pagato con soli 414 dollari.

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Cool Runnings – Quattro sottozero

«Nessuno ancora crederci potrà, Giamaica la sua squadra di bob avrà». Altra commedia dagli sfondi innevati, Cool Runnings – Quattro sottozero uscì nel 1993 diretto da Jon Turteltaub e prodotto dalla Walt Disney Pictures. La pellicola è ispirata alla vera storia della Nazionale di bob della Giamaica che partecipò ai Giochi olimpici invernali di Calgary 1988. John Candy interpreta l’allibratore Irving ‘Irv’ Blitzer, un ex bobbista olimpionico che accetta di allenare la prima squadra giamaicana per avere una seconda opportunità per partecipare alle Olimpiadi, dopo che si era visto ritirare una medaglia a causa di un imbroglio. Inizialmente titubante, Blitzer comincia a realizzare il pieno potenziale della squadra e si sforza in tutti i modi per aiutarli ad avere successo, infondendogli coraggio.

Anche qui, Candy fu disposto a ridursi lo stipendio pur di ottenere il ruolo, destinato inizialmente a Kurt Russell.

 

Splash – Una sirena a Manhattan

Uscito nel 1984è con Splash di Ron Howard che Candy offre il suo biglietto da visita come grande comico. Affianca Tom Hanks nei panni del suo scalmanato e spassoso fratello, Freddie Bauer, con il quale gestisce un commercio di frutta e verdura. Tante le scene comiche affidate a Candy, come quella della partita di racquetball affrontata con sigaretta e birra o le battute sulla svampita receptionist colpita da un fulmine. Sul finale, aiuta il fratello a salvare la sua innamorata, la sirena Madison (Daryl Hannah) facendola uscire dal museo grazie ad una commediola che imbroglia i marines di guardia.

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Un biglietto in due (Planes, Trains and Automobiles)

Il film che segna, dopo National Lampoon’s Vacation, l’inizio del suo sodalizio con John Hughes, Un biglietto in due è un altro grande cult da rivedere rigorosamente tra dicembre e febbraio, in pieno inverno. È il 1987 e Hughes sceglie Steve Martin e John Candy cucendogli addosso due ruoli agli antipodi, perfetti per esaltare le loro diverse caratteristiche comiche. Divertente e commovente allo stesso tempo, Un biglietto in due ci fa seguire l’improvvisato e odisseico viaggio di Neal (Martin), un nervoso dirigente di marketing, e Del (Candy), un venditore di buon cuore ma estremamente irritante, mentre cercano di raggiungere Chicago in tempo per la cena del Giorno del Ringraziamento. Nonostante le numerose situazioni bizzarre e l’attrito iniziale, Neal e Del finiscono per trovare un’inaspettata amicizia. Impossibile non commuoversi sul finale, con la rivelazione drammatica di Candy che dimostra di possedere un prezioso talento, non solo comico.

Io e zio Buck

Ancora John Hughes, questa volta nel 1989, affida a John Candy uno dei suoi ruoli più celebri, quello del divertente e pasticcione zio Buck. Chiamato per tamponare una situazione d’emergenza e prendersi cura temporaneamente dei tre figli del fratello, lo zio Buck si trasferisce nella loro casa portando con sé i suoi modi caciaroni. Mentre i due figli più piccoli, Miles (Macaulay Culkin) e Maizy (Gaby Hoffman), si affezionano rapidamente al loro zio pasticcione, la stessa cosa non accade con la nipote adolescente Tia (Jean Louisa Kelly), che lo vuole fuori dalla sua vita. Anche qui, i modi teneri di Candy riescono ad aprire una breccia nei cuori più ostili e i due finiscono per formare un inaspettato e commovente legame padre-figlia.