Se ne è parlato tanto, troppo, negli ultimi giorni, e le immagini del video in cui Francis Ford Coppola baciava, o “molestava”, delle giovani attrici sul set del suo ultimo Megalopolis hanno fatto il giro del mondo, e dei social. Oggi però è Deadline a sconfessare lo scoop di Variety proprio grazie alla testimonianza di una delle “vittime”, l’attrice Rayna Menz, che si è detta “disgustata” dalle insinuazioni di quella che ha definito una farsa.
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“Non ha fatto nulla per far sentire a disagio me o chiunque altro sul set, – sono state le parole della ragazza riguardo alle immagini del baccanale nel nightclub. – Mi sono sentita disgustata, sono stata colta alla sprovvista perché era un set chiuso. Che qualcuno abbia fatto un video è semplicemente ridicolo e molto non professionale. È disgustoso perché [Coppola] ha sempre parlato solo di quanto sia meravigliosa sua moglie. Che era sul set con noi, quasi tutti i giorni. È disgustoso vedere quel video e il modo in cui stanno cercando di trasmettere un messaggio. Semplicemente disgustoso”.
“Era tutto falso, – ha continuato la Menz. – In realtà, sono stato io a chiedergli di ballare. Gli ho chiesto di ballare, davanti a tutti gli altri. Ecco perché è così buffo che sia uscita questa storia. Lui ha anche detto qualcosa del tipo – badate che è successo più di un anno fa, quindi non è una citazione vera e propria – ma ha detto qualcosa del tipo: “Sono un gentiluomo e non direi mai di no a una signora”. E poi abbiamo ballato il valzer, con musica da discoteca. Non è stato niente altro che professionale, un gentiluomo, era come un simpatico nonno italiano che girava per il set. È stato molto divertente. È una persona gentile e generosa“.
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Le accuse, a questo punto, sembrano ora volgersi verso i media e gli Studios, in quella che rischia di diventare una faida a colpi di “si dice”. E se Jordan Ruimy sostiene che THR, Variety, The Guardian siano state testate “utilizzate in passato come portavoce degli studios” e racconta della convinzione di un suo amico produttore che ci sia una “cospirazione” per distruggere Coppola, Mike Fleming Jr. di Deadline si fa delle domande:
“Ci si chiede perché i giornalisti stiano lavorando così duramente per cercare di infangare uno dei più grandi registi viventi che gli Stati Uniti abbiano prodotto, in un momento in cui sta piangendo la perdita di sua moglie. Alcuni pensano che sia un buon momento per celebrare Coppola per la sua audace scommessa di investire 120 milioni di dollari di tasca propria in Megalopolis. Si ami o si odi il film, in questo momento di codardia aziendale Coppola dovrebbe avere un po’ di credito per aver portato a termine un film a cui ha pensato per decenni, il cui messaggio spera venga apprezzato molto tempo dopo la sua morte. Quando sarà morto, tutti questi operatori del settore che lo criticano gli mostreranno reverenza, perché aspettare a trattarlo con dignità e rispetto?”.
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Sembra impossibile che possa esserci una campagna diffamatoria da parte degli Studios, spaventati dalla minaccia di Coppola al loro modello di business e all’algoritmo di Hollywood. Di sicuro c’è l’ondata di notizie, commenti, insinuazioni scatenatasi – e che la stessa Variety sembra aver voluto stemperare con nuove interviste, come quella rilanciata dal tweet che vedete sotto – che, a quanto racconta Fleming, avrebbe raggiunto il regista mentre stava andando a raggiungere i figli e i parenti che si stavano riunendo per la commemorazione della defunta moglie Eleanor Coppola.
‘Megalopolis’ Producer Addresses Report of Francis Ford Coppola Trying to Kiss Extras on Set: ‘I Was Never Aware of Any Complaints of Harassment’ https://t.co/m3B724ninb
— Variety (@Variety) May 14, 2024
L’articolo originale di Deadline, con le dichiarazioni di Rayna Menz