5. IL FIGLIO DI SAUL
(Saul fia, Ungheria, 2015). Di Laszlo Nemes. Con Gèza Rohrig, Levente Molnar.
Saul fa parte del Sonderkommando, un gruppo di prigionieri ebrei obbligati ad aiutare i carcerieri nazisti nella loro opera di sterminio. Mentre ripulisce una camera a gas, si accorge che un ragazzino misteriosamente sopravvissuto viene soppresso dai medici. Di colpo, la decisione: sostenendo che si tratti di suo figlio, cerca un rabbino che dia una degna sepoltura. Abbacinante dramma di insostenibile potenza espressiva. Oscar come miglior film straniero.