Valerio Mastandrea all’Ischia Film Festival: «Girerò un secondo film da regista»

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Claudio Cervera

«Non so se oggi andrò a presentare proprio tutte tutte le proiezioni dei film in cui sono attore o regista. Magari una la salto… mi sottraggo volentieri, scappo via…» ironizza con Ciak Valerio Mastandrea, ospite speciale dell’Ischia Film Festival questa sera. «Ovviamente verso il mio film da regista ho una responsabilità maggiore e non potrò mancare, ma è stato un anno davvero pieno d’impegni».

Vero “uomo del giorno”, alla rassegna diretta da Boris Sollazzo e Michelangelo Messina, presenterà ben tre film: Domani è un altro giorno di Simone Spada (Cattedrale dell’Assunta, ore 21.40),  I moschettieri del Re di Giovanni Veronesi (in Piazza d’Armi, ore 22.50), e, soprattutto, la sua opera prima da regista, Ride che presenterà insieme alla protagonista e attuale compagna Chiara Martegiani (sempre in Piazza d’Armi alle 20.45).

Lo incontriamo sulla terrazza dell’Hotel Miramare e Castello. Indossa una maglietta “rock ‘n’ roll” di Mark Lanegan, ha l’aria rilassata e in parte sembra ancora il ragazzo dallo spirito punk e libertario di Non pensarci di Zanasi. Forse solo un po’ più adulto e padre (il figlio arriva per chiedergli qualcosa da mangiare, lui ci chiede scusa e si assenta un attimo).

«La lavorazione di Ride è stata in parte complessa e faticosa, ma non per questo sono venuti meno la gioia e l’entusiasmo proprio perché era una prima volta. Mi ha fatto imparare tanto sia sul mio lavoro d’attore che sulla regia. Ora credo farò un’altra regia prima o poi. Ma il secondo film è una prova ancor più difficile. All’opera seconda si vede se sei davvero capace o se è meglio lasciar perdere… Per ora ho solo qualche vaga idea, ma non c’è ancora niente di scritto»

Ci raggiunge anche Chiara Martegiani che aggiunge: «Per Valerio era la prima esperienza da regista, ma anche per me Ride era un po’ una prima volta: pur avendo girato altri film questo è il mio primo da protagonista. All’inizio eravamo un po’ nervosi, perché mi chiedeva di essere veloce a interiorizzare certe cose che per lui erano chiare e immediate. A me invece servivano tempi diverso. Vorrei fare sempre tante prove, mentre Valerio è un attore molto diverso da me e più istintivo… Poi siamo riusciti a trovare un giusto equilibrio».

Infine Valerio ci regala una battuta sulla notizia che farà Ginko nel Diabolik dei Manetti Bros. «Io li chiamo i “Matti Brothers”, più che i Manetti, solo loro in Italia possono trovare un’anarchia assoluta nel girare e farlo bene e in maniera così potente. Non so ancora dire come sarà il loro Diabolik, so solo che sono molto contento di girarlo il prossimo autunno!»

Luca Barnabé

(foto di Claudio Cervera)