Peter Webber porta sullo schermo un romanzo dell’autore di Hungry Hearts

Le parole lo sanno di Marco Franzoso diventerà un film.

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Le parole lo sanno per Peter Webber

Dopo La ragazza con l’orecchino di perla e Hannibal Lecter – Le origini del male, le ultime prove di Peter Webber non hanno avuto altrettanta fortuna. Per questo il regista britannico spera di risollevare le sue sorti con l’adattamento cinematografico del romanzo Le parole lo sanno, dell’autore italiano Marco Franzoso.

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“Sarà un adattamento molto libero, – ha detto Webber, aggiungendo di non essere “sicuro nemmeno che il genere dei due personaggi principali rimarrà lo stesso” della storia originale. Ma “ci sono anche altri elementi che stiamo sviluppando al momento”, ha aggiunto, comunicando l’intenzione di riuscire ad avere in mano una prima bozza della sceneggiatura entro i prossimi tre mesi.

Alla quale sta già lavorando un non meglio identificato sceneggiatore di lingua inglese in passato nominato all’Oscar. D’altronde, per quanto ambientato in Italia, le riprese che inizieranno nella primavera del 2023 saranno in inglese, come di lingua inglese sarà anche una delle figure centrali del film.

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Modifiche che hanno avuto la benedizione dell’autore, con il quale Webber ha confermato di essersi ampiamente confrontato prima di affrontare la produzione, sostenuta dalla romana Fenix Entertainment. Con la quale riporterà sul grande schermo una storia creata da Franzoso, dopo l’Hungry Hearts di Saverio Costanzo con Alba Rohrwacher e Adam Driver.

 

Di seguito la sinossi del libro edito da Mondadori:

Alberto scopre di avere un male incurabile: invece di condividere l’inquietudine con chi lo circonda si procura un bastone e degli occhiali da cieco e si rifugia in un luogo già remoto, al riparo anche da se stesso. Entra in un parco, si siede su una panchina. Qui trova, forse per la prima volta, lo stupore di essere vivo. Accanto a lui si siede una giovane donna, Flavia. Si parlano. Flavia si racconta e si confessa. Ha un bambino, e un marito ossessivamente geloso. Nasce qualcosa di semplice, inatteso, che sembra parlare con la voce profonda del destino. L’intesa, il desiderio di ritrovarsi, l’attrazione: l’amore insomma, che nessuno dei due cercava e che li sorprende senza difese. Alberto è sempre più coinvolto in quelle confessioni di violenza subita e, non avendo nulla da perdere, entra nella vita di Flavia come la provvidenza. Tuttavia se il suo drastico intervento abbia liberato o condannato all’infelicità la donna che ama non è dato sapere. Perché Flavia, com’è arrivata, un giorno come un altro scompare per sempre. Ad Alberto non resta che scrivere: affidare a un diario il racconto di ciò che è accaduto, ormai sicuro che “le parole sanno sempre dove andare” e che quindi, in un modo a lui ancora sconosciuto, prima o poi arriveranno a Flavia. È questo il destino delle parole e il destino di ogni racconto che dicono l’amore, liberi entrambi dalla vuota comunicazione a tutti i costi che è dei tempi nostri. Siamo di fronte a una storia dentro una storia, dentro un’altra storia ancora, in un meccanismo concentrico e tecnicamente perfetto. Una dichiarazione d’amore per la letteratura, perché scrivere – e leggere – realizzano il passaggio del testimone più universale e intimo. D’altra parte, si sa, chi legge ama.