L’ULTIMA SPIAGGIA

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LA GRANDE PAURA DI NICOLAS


Per Nicolas Winding Refn è un anno tutto horror, era da tempo che ci provava,
ma non ci era mai riuscito finché non ha incontrato “la libertà creativa” di Amazon che gli ha permesso di girare The Neon Demon, vampire e cannibali sulla scena fashion di Los Angeles perché la bellezza duri in eterno. In concorso a Cannes il 19. Ma tutto ha inizio oggi, con la proiezione restaurata di Terrore nello spazio (La planète des vampires) di Mario Bava, restaurato da Winding Refn con la complicità di Fulvio Lucisano, amico, distributore, produttore di sempre. Saranno insieme in sala a raccontare perché il film italiano è un capolavoro e Bava un maestro.

Dice Refn: “è un film di fantascienza con tocchi d’horror, sovrannaturale, girato come un racconto gotico nello spazio. La scenografia e il design tolgono il fiato e l’utilizzo feticista del cuoio dei costumi ne fa anche un grande film sulla moda. L’ho visto e rivisto e direi che non è solo il più grande film di fantascienza di tutti i tempi ma anche pura Pop-art, ai suoi massimi livelli”. Nicolas dixit. Del resto, per completare il ritratto glorioso, già Tim Burton, tempo fa, aveva dichiarato “Bava ha un senso del design che passa direttamente dal vostro spirito alla vostra anima”.

IL GRANDE MISTERO

Frotte di cronisti ancora moderatamente cinefili cercano disperatamente l’ora e il luogo in cui Terry Gilliam parlerà. Solo l’incontro tra il produttore più eccentrico del mondo, il portoghese Paolo Branco, e la prima pagina di Le film français potevano far credere che stavolta, davvero, si gira The Man Who Killed Don Quixote. La conferenza stampa c’è, ma non si sa a che ora né dove. Si lanciano indizi, “trovatevi alle 15 al tal posto, arriverà una persona bionda, ci saranno anche i protagonisti Adam Driver e Michael Palin ecc ecc”. Magari è l’ennesima sóla, è’ solo l’ennesima bufala del film-che-non-c’è. Ciak indaga…

Piera Detassis