Prima danza poi pensa, Gabriel Byrne alla ricerca di Beckett (trailer)

L'attore è il protagonista del film in arrivo al cinema

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Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett Gabriel Byrne

Dal Premio Oscar James Marsh (Man on Wire, La Teoria del tutto) arriva Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett, il biopic che racconta la storia, i successi, gli amori, le amicizie e gli aspetti meno noti del gigante della letteratura Samuel Beckett (interpretato dal vincitore del Golden Globe Gabriel Byrne), una delle figure più rivoluzionarie e influenti del Novecento, autore di capolavori come Aspettando Godot, Giorni Felici e Finale di Partita.

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Per Gabriel non si è trattato solo di un lavoro, ha sentito da subito un grande legame con il personaggio e l’uomo Beckett e lo ha affrontato con grande responsabilità. Penso anche sia stato alquanto scoraggiante considerato che spesso interpreta due versioni di Beckett che parlano l’una con l’altra e devono avere due diverse personalità” dice il regista dell’interpretazione resa dall’attore nel film presentato in anteprima al San Sebastian Film Festival e al Torino Film Festival, che sarà al cinema dal 1 febbraio distribuito da BiM Distribuzione.

 

 

A dare corpo alla storia, i successi, gli amori e le amicizie di quel gigante della letteratura c’è il rapporto di Beckett con l’amico James Joyce, qui interpretato da Aidan Gillen (Il Trono di Spade), ma Prima danza, poi pensa resta un racconto di fantasia, scherzoso e spesso struggente, incentrato anche sulla vita emotiva dell’autore, raccontata in ampi riquadri che mostrano i rapporti chiave nella sua vita, principalmente concentrati sulle donne che lo hanno circondato.

È un film su un intellettuale, un gigante della letteratura, ed è ancorato sulla passione ed il sentimento, non sulla noiosità delle idee o sulla sterilità della critica letteraria – spiega ancora Marsh. – Beckett stesso è energico in questa rappresentazione, risoluto, padrone di sè e sicuro delle sue azioni ma tormentato dai sentimenti di colpa e vergogna per il suo egoismo ed il dolore che aveva causato a coloro che amava. Se ciò lo fa risuonare cupo o pesante, state certi che non lo è. Il nostro Beckett è pieno di auto-ironia ed il suo rapporto con James Joyce spesso sconfina nelle migliori commedie degli equivoci“.

 

Prima danza, poi pensa. Alla ricerca di Beckett, trama

Partendo dalla “catastrofica” vittoria del Premio Nobel per la Letteratura nel 1969, Beckett rievoca gli eventi salienti della sua vita in un dialogo immaginario con la personificazione della sua coscienza, lasciando emergere i temi e le riflessioni che hanno reso grandi le sue opere. Ne risulta un ritratto poco conosciuto della sua personalità: buongustaio, solitario, marito infedele, combattente della resistenza francese e anche grande amico di James Joyce.