Shang-Chi, il film Marvel rischia di essere bandito in Cina

L'accusa da dimostrare parla di insulti, ma gli spettatori lo assolvono.

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Shang-Chi (Simu Liu) in Marvel Studios' SHANG-CHI AND THE LEGEND OF THE TEN RINGS. Photo by Jasin Boland. ©Marvel Studios 2021. All Rights Reserved.

Il mercato cinese è un territorio tanto ambito quanto complicato per certi blockbuster in arrivo dall’estero, altrettanto spesso osservati speciali da chi teme possano trasmettere una idea o dei valori lontani da quelli che si vuole arrivino al pubblico. Ma l’ultima vittima di questa sorta di censura potrebbe essere addirittura il Cinecomic Marvel Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli, accusato sui social locali di “insultare” la madre patria da una serie di utenti nazionalisti.

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Secondo Variety sarebbero purtroppo ben poche le possibilità di vedere il film nelle sale cinesi, nonostante l’attenzione messa dalla Disney nell’aprirsi una strada tanto ambita, anche omaggiando gli aspetti della ricca tradizione cinese. E nonostante i giudizi positivi di molti cittadini della grande nazione orientale che son riusciti a vederlo all’estero, arrivando a definirlo come il film occidentale che più di tutti avesse mostrare il giusto rispetto della cultura nazionale.

Principale colpevole sarebbe proprio il protagonista Simu Liu, sotto particolare osservazione anche per la politica cinese e l’attenzione riservata ai tanti artisti in possesso di passaporto straniero. Nato in Manciuria, ma naturalizzato canadese, l’attore è considerato un “traditore”, al pari della regista Chloe Zhao di Nomadland.

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Ad aggravare la situazione, in primis la sua partecipazione a un video di GQ su degli snack della Vitasoy, società di Hong Kong considerata nemica della Cina e boicottata da molti. Alla quale si aggiunge un video celebrativo del 150° anniversario del Canada – risalente al 2017, ma divenuto virale nella scorsa settimana – in cui Liu parla del passato da immigrati della sua famiglia.

“Quando ero giovane, i miei genitori mi raccontavano storie su come fosse crescere nella Cina comunista, dove c’erano persone che morivano di fame. Era vivere nel terzo mondo. Pensavano al Canada come a un sogno irrealizzabile, a un posto dove andare per essere liberi e costruire una vita migliore per il loro bambino”.

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Calunnie per i detrattori dell’attore, che da parte sua ha cercato di stemperare ogni polemica con un post su Instagram, nel quale scrive: “Grazie a tutti i fan Marvel in Cina! Vi amiamo!”. E aggiungendo: “Ciò che le notizie occidentali spesso non riportano è l’assoluta ondata di sostegno che abbiamo ricevuto da tutte le parti del mondo, compreso dalle persone in Cina!”, criticando le strumentalizzazioni che rendono ciechi alla “gentilezza e all’empatia” degli altri.

Simu Liu su Instagram (Shang Chi)