In Stillwater Matt Damon vola in Francia per aiutare la figlia, accusata di omicidio, a dimostrare la propria innocenza: una storia “di redenzione e relazioni”, come la definisce il regista Tom McCarthy, che però ricorda in molti aspetti quella della quale è stata protagonista la giovane Amanda Knox.
Che non a caso si è scagliata contro i due – e il loro film – “ispirato” alla saga che ancora oggi porta il suo nome, un capitolo della sua vita che sembra non potersi ancora chiudere.
Stillwater, ecco il trailer del film con Matt Damon diretto da Tom McCarthy
In ‘Who Owns My Name?’, il lungo articolo pubblicato sul proprio blog e sull’account Twitter @amandaknox, la Knox ha affermato che il taglio scelto per raccontare la storia continuerebbe a suggerire – rafforzandola – l’idea che la donna fosse effettivamente stata coinvolta nella morte di Meredith Kercher, avvenuta a Perugia nel 2007. Crimine per il quale Knox era stata imprigionata per quattro anni, prima che Rudy Guede venisse condannato per l’omicidio della studentessa.
Does my name belong to me? My face? What about my life? My story? Why does my name refer to events I had no hand in? I return to these questions because others continue to profit off my name, face, & story without my consent. Most recently, the film #STILLWATER.
/ a thread
— Amanda Knox (@amandaknox) July 29, 2021
Stillwater “rafforza l’immagine di me come colpevole, e come persona non degna di fiducia”, scrive la giornalista, che già in passato aveva visto portare sullo schermo la drammatica vicenda nei due che portano il suo nome, quello del 2011 diretto da Robert Dornhelm e quello di Rod Blackhurst e Brian McGinn apparso su Netflix nel 2016.
Stillwater e i 100 film da non perdere fino a Natale, su Ciak di agosto
Oltre a sottolineare come né McCarthy né Damon abbiano mai cercato di contattarla durante la produzione del film, la critica della Knox si concentra sul fatto che:
“eliminando dalla finzione scenica la mia innocenza, la mia totale mancanza di coinvolgimento, cancellando il ruolo delle autorità nella mia ingiusta condanna, McCarthy rafforza l’immagine di me come colpevole e inaffidabile. E con la forza di una star come Matt Damon, entrambi trarranno sicuramente profitto dalla rilettura della ‘Saga di Amanda Knox’, dopo la quale molti spettatori avranno il dubbio che ‘Forse la vera Amanda fosse in qualche modo coinvolta’”.