Dopo il Blaze del 2018, sarà un altro biopic a regalarci l’occasione di vedere di nuovo in azione come regista Ethan Hawke. Che per raccontare la vita della scrittrice e saggista Flannery O’Connor nel suo prossimo Wildcat ha voluto la figlia Maya Hawke. E non solo, vista la presenza di Cooper Hoffman e del “killer cast” che lui stesso annuncia su Instagram, sperando di “non rovinare tutto“.
LEGGI ANCHE: The Kill Room, anche Maya Hawke con mamma Uma Thurman
In realtà l’attore e autore egli stesso di diversi romanzi (il primo dei quali adattato per lo schermo nell’Amore giovane del 2007) ha diretto anche la serie tv su Paul Newman e Joanne Woodward The Last Movie Stars, presentata alla Festa del Cinema di Roma e arrivata a Natale su Sky Documentaries. Niente di paragonabile all’impegno che lo vedrà di nuovo sul set con la figlia avuta da Uma Thurman e con la quale si era trovato in passato a recitare per la The Good Lord Bird – La storia di John Brown di Showtime da lui creata con Mark Richard.
Visualizza questo post su Instagram
Coinvolta anche come produttrice esecutiva, “Maya ha lavorato duramente per anni per mettere insieme questo progetto, e siamo grati per l’opportunità di presentare il genio di Flannery O’Connor a una nuova generazione di spettatori, – ha dichiarato Hawke. – Il suo lavoro esplora temi importanti per tutti gli artisti: l’intersezione tra creatività e fede, il rapporto sfocato tra immaginazione e realtà”.
Una missione, insomma, che i due condivideranno con il figlio di Philips Seymour Cooper Hoffman (Licorice Pizza), Laura Linney, Vincent D’Onofrio, Philip Ettinger, Rafael Casal, Steve Zahn, Willa Fitzgerald e Alessandro Nivola. Tutti già sul set di Louisville, in Kentucky, dove sono in corso le riprese.
LEGGI ANCHE: Extraña Forma de Vida, Pedro Pascal e Ethan Hawke sul set di Almodóvar
Secondo la sinossi ufficiale, il film seguirà la O’Connor nella lotta per pubblicare il suo primo romanzo, Wise Blood. E ci presenterà una autrice famosa per la sua arte e la sua fede, morta a 39 anni, e il cui lavoro continua a essere studiato e ammirato, tanto da ricevere – postumo – il National Book Award.