“BATMAN: THE KILLING JOKE”, TRA PASSATO E FOLLIA

0

Attenzione, l’articolo contiene possibili spoiler sulla trama di Batman – The Killing Joke!

«Forse non è questo l’inizio che vi aspettavate, non con la luna piena e brillante, né con me».

Ce lo dice proprio Barbara Gordon, alias Batgirl, che nell’incipit di Batman: The Killing Joke – la trasposizione animata dell’omonimo capolavoro a fumetti firmato da Alan Moore e Brian Bolland, disponibile dal 26 luglio su tutte le piattaforme on-line – introduce allo spettatore, impaziente di rivivere in due dimensioni le stesse identiche sensazioni provate nel leggere la graphic novel, quello che si frappone tra lei, la sua (futura) sedia a rotelle e quella terribile, catartica pioggia, fatta di acqua, terrore e mortali risate. Passata quella mezz’ora, in cui la protagonista di fatto è proprio Batgirl, dove viene esplorato il rapporto che ha con Batman (in bilico tra professione, amore e attrazione sessuale), il regista Sam Liu cambia registro e comincia a raccontarci la ”vera” storia di The Killing Joke.

Ma facciamo un passo indietro: l’opera, uscita nel 1988 e pubblicata naturalmente dalla DC Comics, è una delle migliori graphic novel che si possano trovare in circolazione. Oscura, violenta, magnetica, la sceneggiatura di Moore (uno tra i massimi esponenti del fumetto, essendo l’autore di V For Vendetta e Watchmen) è pregna di significati – illuminando con dei flashback che definiremo storici, una delle possibili e più affascinanti origini del Joker –, mentre i disegni di Bolland non hanno nulla a che fare con gli schizzi appena accennati rintracciabili in altri albi. Qui sono profondi, reali, inquietanti. Sorprendenti.

Perché, sotto l’architettura di Moore e Bolland si nasconde una storia tanto diretta (46 pagine) quanto intricata, quasi come la mente umana, che balla tra il caos, il raziocino e la follia: il Joker evade da Arkham, rapisce il Commissario Gordon e, a un centimetro dal suo perenne ghigno, lo spinge sull’orlo della follia. Del resto, quel pazzo di un Clown ha sparato a sua figlia Barbara, e il sistema sembra scricchiolare sotto un peso insopportabile. Con una pioggia su Gotham CIty che non accenna a smettere, sarà Batman ad affrontare la sua storica nemesi, in uno scontro tanto fisico quanto (e soprattutto) verbale.

Se l’opera originale ha saputo influenzare sia Tim Burton che Chritopher Nolan per i loro Batman cinematografici, il cartoon, edito dalla Warner Home Video, dato l’impatto visivo e narrativo, è il primo tra i DC Universe Animated Original Movies a ricevere, negli States, un rating R (v.m. 17) dalla MPAA. Scelta comprensibile e necessaria. Infatti, The Killing Joke, pregno di violenza, in questa versione animata, ha nella prima mezz’ora un (discusso) momento erotico tra Batman e Barbara Gordon. Però, ciò che lo rende diverso e inadatto a tutti – e per questo magistralmente scritto, disegnato e ora animato –, è proprio quel sottotesto disturbante, tipico dell’universo DC, portato alla sua massima e perfetta espressione, nella graphic novel così come nel film animato, pressoché identico per battute e scene.

Considerando anche che il Joker è tornato ad essere doppiato da un Mark Hamill da brividi (Batman è doppiato da un altrettanto ottimo Kevin Conroy, entrambi già voci nella serie animata degli anni ’90), in grado di giocare con la voce al pari di Jack Nicholson e Heath Ledger. Un Joker che, per l’intera storia, ruba la scena a tutti, da Batman alla stessa Gotham, capace di assorbire la luce per risputare tutto il nero della sua delirante anima, certamente carnefice ma pure vittima di una semplice, maledetta giornata storta. Perché, come ci suggerisce lo splendido finale, la linea che divide la pazzia dalla ragione è solo una questione di punti di vista.

Qui il link di iTunes per il digital download di The Killing Joke: https://itunes.apple.com/it/movie/batman-the-killing-joke/id1111051505?uo=4&at=1l3v5qq&ct=TKJlabcom

GUARDA IL TRAILER ORIGINALE DI THE KILLING JOKE: