LA FELICITÀ È UN SISTEMA COMPLESSO

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Id., Italia, 2015 Regia Gianni Zanasi Interpreti Valerio Mastandrea, Hadas Yaron, Giuseppe Battiston Distribuzione BIM Durata 1h 57′

In sala dal 

26 novembre

Bravo e infallibile, Enrico Giusti è l’intermediario di punta di una compagnia che acquista società in crisi per poi risanarle (anche in modo doloroso). Le sue certezze e il suo distacco vanno però in crisi quando deve occuparsi di un’azienda ereditata da due orfani (fratello appena maggiorenne e sorella teenager), smarriti in mezzo agli squali dell’economia, e allo stesso tempo “gestire” la fidanzata israeliana che suo fratello gli ha lasciato in casa.

Dopo aver divertito seriamente con Non pensarci (2007), Gianni Zanasi riunisce ben tre attori di quel film, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston e Teco Celio per questa storia drammaticamente leggera e attraversata dall’ironia in souplesse del protagonista. La felicità complessa del titolo la si raggiunge solo quando si riesce ribaltare la nostra vita, liberandoci di un passato che può essere ingombrante (in questo caso il padre del protagonista, fuggito all’estero per bancarotta) e di un presente fatto di compromessi e di una progressiva perdita di spontaneità e fantasia. Nonostante il suo cognome, Enrico scopre che di giusto nel suo tirare a vivere c’è ben poco. Non ha l’anima dello squalo, nonostante le sue riconosciute capacità dialettiche, e lo dimostra il fatto che quando persone pure come la ex fidanzata del fratello e i due orfani entrano nella sua esistenza, ne rimane progressivamente conquistato. Meno compatto e organizzato di Non pensarci, il film di Zanasi ha dalla sua una freschezza scapigliata che lo rende molto simpatico. Fondamentale in questo l’apporto di Valerio Mastandrea (senza dimenticare il bravissimo Giuseppe Battiston, figlio in crisi del boss della compagnia Teco Celio) che ha fatto della recitazione sotto le righe il suo marchio di fabbrica. Senza di lui il carattere di Enrico Giusti non sarebbe riuscito così bene. E tra i tanti tuffi sbagliati nel lavoro il suo improvviso lancio in piscina è un colpo di scena che ricorderemo.

Valerio Guslandi