MA CHE BELLA SORPRESA

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Italia, 2015 Regia Alessandro Genovesi Interpreti Claudio Bisio, Frank Matano, Valentina Lodovini, Renato Pozzetto, Ornella Vanoni, Chiara Baschetti Sceneggiatura Alessandro Genovesi, Giovanni Bognetti Produzione Colorado Film Distribuzione Medusa Durata 1h e 31′

In sala dall’

11 marzo

Un titolo decisamente banale, che richiama altri film italiani più o meno recenti – da Che bella giornata a Tutto molto bello – e poi un trailer che mescola le scene più prevedibili e meno originali e uno spunto di base – Claudio Bisio a Napoli – che, inevitabilmente, allo spettatore ricorderà Benvenuti al Sud. E invece in questo caso tre indizi non fanno affatto una prova perché l’ultima opera di Alessandro Genovesi è un film leggero, ma mai sciocco o demenziale, riscritto (bene) dallo stesso regista con Giovanni Bognetti, capaci di miscelare ingredienti e toni, equilibrando risate e sentimenti. Il punto di partenza – da un’idea del produttore Maurizio Totti – è un film brasiliano del 2009, A Mulher Invisível di Cláudio Torres, rivisto e corretto, ambientato a Napoli con Bisio nei panni dell’ordinario professore di lettere Guido che vive (apparentemente) felice con con la compagna Anna (un’ottima Anna Ammirati, la Monella di Tinto Brass). Un giorno però il suo piccolo mondo antico va a pezzi con lei che lo abbandona per uno skipper belga, Gunnar (Olivier Langhendries), lasciandolo da solo a sognare le passeggiate in montagna a Ponte di Legno, tra funghi e tranquillità. Seguono depressione e lacrime, con la vicina di casa innamorata, Giada (perfetta Valentina Lodovini), attaccata al muro a origliare fino a quando non apparirà Silvia (la modella Chiara Baschetti), che farà perdere la testa a Guido. Ma è un amore reale?

Non diciamo altro, se non che Ma che bella sorpresa è meglio di quanto non vi aspettiate, una commedia degli equivoci equilibrata in cui fa la sua parte anche un Frank Matano finalmente attore e non macchietta dalle mille smorfie, al punto che, a fianco all’esilarante coppia Renato Pozzetto & Ornella Vanoni – i genitori di Bisio – si ruba un paio di scene davvero notevoli. Apertura su ‘O Sarracino di Renato Carosone, chiusura su Je So’ Pazzo e omaggio a Pino Daniele (ma la canzone è stata scelta prima della morte del cantante), in mezzo un’ora e mezzo di cinema con Bisio, romantico gigione travolto dagli eventi, tra riletture molto personali di Madame Bovary, amichevoli di lusso del Milan (con il Ravenna), ricordi di Daniele Massaro, e poi Vanoni & Pozzetto geniali e stralunati, tanto che meriterebbero una sit-com solo loro visto che l’alchimia ha un impatto devastante sul film. Derive folkloristiche limitate, un cast diretto con attenzione, Napoli filmata «come fosse un cartone animato » (Genovesi dixit) e novanta minuti sospesi tra sorrisi, malinconia e leggerezza, con una riflessione di fondo su quanto testa e cuore possano essere distanti. «Però io dico una cosa », riflette Renato Pozzetto in uno dei passaggi più toccanti di Ma che bella sorpresa. «Ci sono tante coppie reali che per anni fanno finta di amarsi. Almeno nel caso di Guido anche se la coppia è finta, l’amore è reale ».

Andrea Morandi