WILDE SALOMÉ

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Al Pacino vuole girare un film sull’allestimento teatrale della pièce Salomé di Oscar Wilde che deve mettere in scena a Dublino, città natale del poeta e scrittore irlandese. Si ritaglia per sé il ruolo del tiranno Erode, al quale la sensuale Salomé chiede su un piatto la testa di Giovanni Battista, mentre quello dell’incandescente protagonista è affidato alla ventinovenne attrice emergente Jessica Chastain. Wilde Salomé è la testimonianza dei dubbi e delle ossessioni di un regista alle prese con il proprio lavoro e con il testo di uno dei più grandi artisti del diciannovesimo secolo.

Nessuno credeva più che potesse uscire anche nelle nostre sale il terzo film da regista di Al Pacino, che riprende il modello del suo esordio Riccardo III – Un uomo, un re (1996), commistione originalissima di finzione e documentario, dove il contenuto non è soltanto il testo teatrale ma anche i passaggi, dietro le quinte, che portano alla sua messinscena. E così, nuovamente, in Wilde Salomé cinema, teatro e realtà s’incontrano, quasi a voler ribadire che non è possibile concepire l’arte separatamente dalla percezione che ha l’artista nella sua vita di tutti i giorni e nel modo di relazionarsi con essa. Al Pacino omaggia in maniera originale e anticonvenzionale un personaggio geniale, scomodo e ribelle come Oscar Wilde: quello dell’attore è un atto d’amore che prende vita sia sul palcoscenico che tra i luoghi che hanno segnato l’esistenza dell’autore. Disorienta e sorprende la sovrapposizione tra i due piani narrativi, ed è suggerito anche un parallelismo tra il carattere del Pacino uomo, il ruolo del Pacino regista e quello del suo Erode vittima delle proprie passioni. Alternando interviste a intellettuali come Gore Vidal, Tom Stoppard, Bono Vox e Tony Kushner, il film rasenta un eccesso di autoreferenzialità, che viene però compensata dalla clamorosa presenza scenica di Jessica Chastain, seducente ed erotica come possono essere soltanto il corpo, le labbra, l’anima di una donna alle prese con i demoni del peccato e del desiderio.