Il Torino Film Festival 2023 apre con Pupi Avati

Il filmmaker italiano sarà protagonista della cerimonia inaugurale della 41ma edizione. Tra i titoli in programma "Un anno difficile" di Olivier Nakache e Éric Toledano e "Il cielo brucia" di Christian Petzold. Retrospettive su Sergio Citti e John Wayne.

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Sarà il regista, sceneggiator e produttore Pupi Avati il protagonista della cerimonia d’apertura del 41° Torino Film Festival. Nel corso della serata – condotta da Steve Della Casa, direttore di questa edizione e storica voce di Hollywood Party – sul palco, per rendergli omaggio, si avvicenderanno alcune personalità del mondo del cinema e dello spettacolo che con Avati hanno condiviso momenti importanti del loro percorso umano e artistico: Micaela RamazzottiNeri Marcorè, Lodo Guenzi.

Madrina della cerimonia di apertura del TFF sarà l’attrice ed ex modella Catrinel Marlon. Anche quest’anno, la cerimonia di apertura del 41° Torino Film Festival sarà trasmessa in diretta su Rai Radio 3 nell’ambito del programma Hollywood Party a partire dalle ore 19.00. A fare da sfondo alla serata inaugurale, che si inserisce nella collaborazione del festival con RAI – Main Media Partner del TFF da anni -, sarà la Reggia di Venaria.

Dopo l’inaugurazione, sabato 25 novembre sarà presentato il primo film Fuori Concorso del TFF, Un anno difficile, la nuova commedia dei registi di Quasi amici Olivier Nakache e Éric Toledano, con Pio Marmaï, Jonathan Cohen e Noémie Merlant.

Il 41° Torino Film Festival ha annunciato inoltre l’anteprima italiana, Fuori Concorso, de Il cielo brucia di Christian Petzold, alla presenza del regista. Ambientato nel corso di una torrida estate in una casa isolata in un bosco sulle coste del Mar Baltico, il film racconta la vacanza di un gruppo di amici che progressivamente si trasforma in un incubo a causa di un enorme incendio boschivo. Il film, Orso d’Argento all’ultimo Festival di Berlino, sarà nelle sale con Wanted dal 30 novembre.

In programma fuori concorso anche A guardia di una fede per la regia di Andrea Zambelli, documentario che racconta la storia della Curva Nord dell’Atalanta, dal 1993 ad oggi, attraverso gli occhi di Claudio “Bocia” Galimberti, una delle figure più carismatiche degli ultras bergamaschi.

Tra gli appuntamenti del 41° Torino Film Festival ci sarà anche una retrospettiva dedicata a Sergio Citti, in occasione del novantesimo anno dalla nascita, realizzata in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale.

Collaboratore di Pasolini e regista unico nel panorama italiano, Sergio Citti sarà omaggiato dal TFF con la prima retrospettiva completa che gli sia mai stata dedicata, nella quale verranno mostrati tutti i lungometraggi che Citti ha realizzato per il cinema e le opere per la televisione: da Ostia a Fratella e sorello, passando per la serie Sogni e bisogni. Tutte le proiezioni saranno introdotte da uno o più ospiti, tra storici del cinema o interpreti e collaboratori di Citti.

In occasione della retrospettiva, curata da Stefano Boni, Grazia Paganelli, Matteo Pollone e Caterina Taricano, sarà inoltre pubblicato un volume edito dal Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale curato da Matteo Pollone e Caterina Taricano che propone una filmografia commentata, una bibliografia definitiva, oltre a una selezione di dichiarazioni dello stesso Citti e una serie di ricordi di chi lo ha conosciuto bene e ha lavorato con lui. Tra questi David Grieco, Giancarlo Scarchilli, Carlo Verdone, Pupi Avati, Sergio Rubini, Elena Sofia Ricci, Silvio Orlando, Rosario Fiorello, Enrico Montesano, Anna Melato, Ida di Benedetto, Vera Gemma.

Dopo una prima edizione dedicata a western minori e dimenticati, “Mezzogiorno di fuoco” torna con un omaggio al più importante tra i divi che hanno caratterizzato la storia del genere americano per eccellenza: John Wayne.

Per ripercorrere la carriera dell’attore saranno proposti sette titoli, dagli albori del cinema sonoro (Il grande sentiero, 1930) fino all’ultima pellicola interpretata da Wayne (Il pistolero, 1976), ognuno diretto da alcuni dei più grandi maestri della Hollywood classica: Raoul Walsh, Howard Hawks, John Farrow, Henry Hathaway e Don Siegel. Presente con due titoli solo John Ford, di cui saranno proiettati I cavalieri del nord-ovest (1949) e l’unico non western della rassegna, I tre della croce del Sud (1963).

Lo spettatore potrà ritrovare il Wayne più classicamente eroico (ad esempio in Hondo, 1950), quello più duro e inflessibile (Il fiume rosso, 1948) ma anche quello più ironico e scanzonato (Pugni, pupe e pepite, 1960).