5 COSE CHE NON SAPETE SU BERNARDO BERTOLUCCI

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Non c’è bisogno di grandi presentazioni, Bernardo Bertolucci è Storia del Cinema. Tra i registi italiani più apprezzati e conosciuti all’estero, sono suoi capolavori come Il Conformista, Ultimo Tango a Parigi, Novecento e L’Ultimo imperatore, che nel 1988 vinse nove premi Oscar, due dei quali li portò a casa proprio Bertolucci, quello per il Miglior Regista, e la Miglior Sceneggiatura Non Originale.

Bertolucci è stato ospite di uno degli Incontri Ravvicinati che hanno quotidianamente luogo durante questa undicesima edizione della Festa del cinema di Roma: e noi abbiamo scoperto oggi non pochi aneddoti sulla sua carriera e sul suo cinema.

Ecco quindi le cinque cose che non sapete di Bernardo Bertolucci >>

1. Avrebbe picchiato chi non apprezzava Godard. Lo avrebbe picchiato sul serio. «Amavo lui, e amavo il suo cinema. Siamo stati amici per lungo tempo, poi le divergenze politiche ci hanno fatto allontanare. Lo invitai alla prima francese de Il Conformista, venne e mi diede appuntamento in un piccolo drugstore. Si presentò a mezzanotte, come un’apparizione tra la pioggia. Mi si avvicinò, mi diede un bigliettino e senza dire una parola se ne andò. Credevo potessero essere degli insulti al film, e invece era una cartolina di Mao, con su scritto con un pennarello rosso: bisogna lottare contro l’egoismo e l’individualismo. Mi fece infuriare al punto che lo strappai in vari pezzi, lo gettai a terra e lo calpestai. Ogni tanto ci ripenso. Sarebbe bello aver tenuto quella cartolina.»

La seconda cosa che non sapete di Bertolucci >>

2.     Jean-Paul Belmondo rifiutò scandalizzato il ruolo da protagonista in Ultimo Tango a Parigi (che poi andò a Marlon Brando). Cacciò letteralmente Bertolucci dall’ufficio, gridando che il film era osceno.

La terza cosa che non sapete di Bertolucci >>

3.     Bertolucci considera Marlon Brando l’uomo più bello mai esistito. «All’epoca Marlon era il più bello del mondo, su questo eravamo tutti d’accordo, uomini e donne. Non credo che nessun altro oggi possa essere definito bello come lo era lui. Anzi, credo che quel tipo di bellezza non la vedremo più.»

La quarta cosa che non sapete di Bertolucci >>

4.     La versione di Novecento voluta da Bertolucci durava cinque ore, ma un accordo con la Paramount imponeva al film una durata di tre ore al massimo. Poiché il regista era reticente a tagliare il film, la casa produttrice affidò il montaggio a un montatore esterno. «Mi sono sempre rifiutato di vedere quella versione. Mi convinsero a tagliarlo, Novecento, feci una versione di circa quattro ore e una da quattro ore e trenta. Ma la mia era ed è quella da cinque.»

La quinta cosa che non sapete di Bertolucci >>

5.    Chi si chiama Olmo lo deve a lui. «Cercavamo un nome per il contadino protagonista di Novecento (interpretato da Gerard Depardieu, ndr.), in quel periodo la zona dell’Emilia dove vivevo era devastata da una malattia degli Olmi, e allora una megalomania da regista mi portò a chiamare Olmo il mio protagonista, ero convinto che avrei salvato gli alberi. E in qualche modo ci riuscii, da allora molte madri chiamarono Olmo i loro figli.»

Maria Laura Ramello