“20.000 DAYS ON EARTH”: UN GIORNO NELLA VITA DI NICK CAVE

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20.000 Days On Earth è il racconto, distorto dallo sguardo dei videoartisti Iain Forsyth e Jane Pollard, di ventiquattro ore tipo della vita di Nick Cave. L’idea nasce dalle annotazioni dello stesso musicista in uno dei tanti taccuini fitti di pensieri, canzoni o riflessioni confluiti in un docufilm dove il confine tra realtà e finzione rimane sfocato e dona al progetto sfumature enigmatiche tipiche delle canzoni dell’artista australiano.
Dopo essere stato presentato al Sundance e al Festival di Berlino e aver ricevuto premi e consensi dalla stampa estera, 20.000 Days on Earth approda al Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile/Ritratti d’artista per arricchire un programma già denso di opere interessanti ed eterogenee sia per provenienza sia per soggetti trattati (dalla commedia Gemma Bovery di Anne Fontaine al drammatico Eau Zoo di Emilie Verhamme).

Forsyth e Pollard, dopo anni passati a creare installazioni e a collezionare importanti collaborazioni, hanno visto in Nick Cave l’occasione per realizzare una pellicola che unisse la loro esperienza nel campo delle videoarti alle atmosfere tipiche evocate dal carismatico cantautore, coinvolgendolo nella scrittura della sceneggiatura e affidandogli il compito di realizzare la colonna sonora.

Cosa non nuova per l’artista, che più volte, nel corso della sua carriera, si è destreggiato tra musica, poesia e cinema, nella triplice veste di attore, sceneggiatore e realizzatore di colonne sonore (Il Cielo sopra Berlino di Wim Wenders, Lawless di John Hillcoat, La Proposta di John Hillcoat). 20.000 Days on Earth alterna immagini di vita vera con altre di realtà costruita, mischiandole e confondendole costantemente con l’obiettivo di mostrare parallelamente la giornata tipo di una delle più grandi rock star viventi e il suo processo creativo (Cave viene filmato durate le registrazioni di Push The Sky Away). «Il fuoco sacro dell’ispirazione non scende dal cielo. L’ispirazione è un bisogno che va alimentato. E perciò io vado in ufficio tutte le mattine, per cercarla » afferma un Cave “operaio della musica”.

La pellicola ha anche il sapore del mockumentary, poiché tutte le sequenze sono girate in set cinematografici che riproducono verosimilmente la casa, l’archivio o lo studio di Cave mantenendo nascosta la “vera” vita privata dell’artista. Nulla di quello che vediamo è reale e non aspira a esserlo. 20.000 Days on Earth coinvolge in sequenze dal sapore onirico amici e colleghi di Cave, dal musicista berlinese ex Bad Seed Blixa Bargeld alla pop star Kylie Minogue, e più che la rappresentazione di un giorno nella vita del cantautore ne riproduce il flusso di coscienza artistico. Dopo il passaggio al Torino Film Festival, il film sarà distribuito in sala in due date evento, il 2 e 3 dicembre, dal circuito Nexo Digital e Feltrinelli Real Cinema in collaborazione con Radio DeeJay, MyMovies e Rockol.

 Manuela Santacatterina