ASPETTANDO EURO 2016: “ULTIMO MINUTO”

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Ultimo minuto di Pupi Avati è un raro esempio di cinema italiano capace di descrivrere in maniera non comica né demenziale l’ambiente calcistico in Italia. Il protagonista Walter Ferroni è il general manager di una squadra di calcio che sopravvive nelle zone basse della classifica della serie A degli anni Ottanta, divisa tra problemi finanziari e piccoli imbrogli. Con l’arrivo di un nuovo presidente, Ferroni viene sostituito ma, dopo i primi risultati poco soddisfacenti, viene richiamato per far tornare a far parte della società, assumendo addirittura il ruolo dell’allenatore. Nella sua prima partita in questa veste inedita, sostituirà l'”intoccabile” e corrotto centravanti della squadra per far entrare un ragazzo di diciassette anni, una giovane promessa che realizzerà il gol decisivo proprio all’ultimo minuto.

Il film, realizzato nel 1987, descrive con grande onestà l’universo del pallone che ha caratterizzato gli anni Ottanta, tra scommesse e falsi in bilancio. Non si può certamente sostenere che qualche personaggio del film susciti particolare simpatia: quello raccontato da Avati è un mondo piuttosto marcio, costituito da individui opportunisti e cinici. Il protagonista Ferroni appare certamente consapevole delle brutture che circolano intorno al calcio: ciononostante, si avverte nel suo comportamento un tale amore per il gioco in sé e una tale ostinazione per poter farne parte tale da accettare e assumere proprio quel cinismo e quel disincanto che sembrano essere la base portante per far funzionare “il sistema”. Può essere esagerato considerarlo un puro o l’ultimo dei romantici, ma risulta palese che il personaggio di Ferroni prova un certo rimpianto e una certa malinconia per un calcio che, un tempo, era ancora incontaminato.

Ultimo minuto è una delle ultime grandi interpretazioni di Ugo Tognazzi, maschera amara che conserva sfumature di passione per un gioco ormai sempre più vittima di poteri forti e intrallazzi. Una commedia dolceamara, assolutamente da recuperare, che ha il merito di porre una lente di ingrandimento il mondo del calcio dietro le quinte, con uno sguardo critico che le trasmissioni televisive sono incapaci di mostrare.