POPCORN DA HOLLYWOOD: VINCENZO AMATO, L’ATTORE FABBRO CHE HA CONQUISTATO ANGELINA

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DI MARCO GIOVANNINI

CIAK FEBBRAIO 2015.indd«C’è anche un sito che può aiutare a vestirsi come i personaggi di Unbroken, con tanto di marche e prezzi ». Lo annuncia divertito Vincenzo Amato, che pure alle “americanate” dovebbe essere abituato, visto che vive a New York dal lontano 1993. Nel film è Anthony Zamperini, padre del protagonista Louis e elegante (pur con semplici bretelle e maglietta della salute) patriarca della famiglia di emigranti italiani (venivano da Castelletto di Brenzone sul lago di Garda e da Verona). In inglese il genere di pezzo che state leggendo si chiama “companion”, perché va insieme, cioè si collega a un altro. Che nella fattispecie è la cover story del nuovo numero di Ciak, Tutti gli uomini di Angelina. Perché sul testosteronico set australiano di Unbroken, fra tanti attori inglesi, americani, australiani, neozelandesi (e ovviamente giapponesi) c’era anche il palermitano Vincenzo Amato, 48 anni. Come ci sia finito è una di quelle storie belle da leggere, e quindi da scrivere.

AMATO 2Per prima cosa Vincenzo non voleva affatto fare l’attore bensì il fabbro; secondo, a New York ci andò per il matrimonio di un amico, non certo per viverci. Ma queste sono entrambe notizie di olte 20 anni fa, come dire decisamente superate dagli eventi.Perché a New York il suo dirimpettaio era Emanuele Crialese (nato a Roma, ma di origini siciliane) che studiava ancora alla New York University con una borsa di studio vinta con un corto, e si ritrovò presto attore nei primo film del neo regista, Once We Were Strangers, in concoso al Sundance Film Festival 1998. Poi sarebbero seguiti Respiro e Nuovomondo, per cui, scherza Amato, «fra le grandi accoppiate del cinema, dopo Scorsese-De Niro e Fellini-Mastroianni, ci siamo noi… Crialese mi ripete sempre questa frase: “Io ti ho dato l’immortalità” ».

Amato non ha mai studiato recitazione, ma è figlio di Muzzi Loffredo, cantautrice, attrice e regista (il suo film Occhio nero, occhio biondo e occhio felino era al Festival di Venezia del 1983). All’inizio il nuovo mestiere era un po’ un hobby (i suoi attori preferiti Vittorio De Sica e Massimo Troisi mentre le prime cotte sono state scatenate, in età diverse, da Raffaella Carrà e Laura Antonelli). Perchè il suo vero amore era la lavorazione del ferro (cominciata costruendo mobili e proseguita con sculture esposte in gallerie d’arte in mostre di grande successo), ma oggi giura che non potrebbe rinunciare a nessuno dei due. «L’alternanza mi permette di conservare la mia sanità mentale, perché fare lo scultore è un lavoro molto solitario- siamo io e la fiamma ossidrica, mentre invece l’attore vive in mezzo alla gente: i set sembrano famiglie allargate ». Come il caso di Unbroken, tantissimi uomini (i “boys”, qualunque età avessero) e una unica “mamma” comune, Angelina Jolie. «Sembra così gracile, ma invece dentro ha il ferro delle mie sculture », dice l’attore.

Vincenzo Amato sul set di UnbrokenHa fatto tre volte il provino, un video che poi ha spedito, concentrato soprattutto sulla scena in cui Louis bambino ne combina una delle sue e allora il padre gli somministra una punizione vecchio stile, a cinghiate. «Dovevo essere duro ma contemporaneamente trasmettere ugualmente amore. Angelina cercava qualcosa che in America non c’è, una famiglia all’italiana, in cui anche le punizioni sono per il bene del ragazzo, perchè Zamperini le aveva confessato che proprio quell’educazione severa ricevuta dal padre gli aveva permesso di sopravvivere nei momenti più duri della prigionia. Proprio per questo a un certo punto ho improvvisato la battuta “guardami negli occhi”. Perché mi sono ricordato che era quello che gli ripete spesso Watanabe, l’aguzzino giapponese, nel campo di concentramento, ma era anche quello che mi diceva mio padre quando mi cazziava e io tenevo lo sguardo basso. Qualche problema invece con le imprecazioni in italiano: “mannaggia” , non riuscivo a tradurglielo in inglese, mente “porca miseria” pensavano che fosse una bestemmia ».

La prima cosa che gli aveva detto Angelina al suo arrivo sul set era stata: «Non vedo l’ora che cominciamo la nostra bella famiglia italiana ». Dice che si è dimostrata una persona veramente speciale: «Mi immaginavo una pazza, come le altre dive, invece è una persona squisita, nessun capriccio ma tranquilla, rilassata e seria come un fabbro. La sua intelligenza ti fa dimenticare subito che è così bella. Unbroken è stata una bella avventura ma non credo che la mia vita cambierà: ogni volta che arriva una buona proposta, chiudo lo studio, e parto per un set ». Però per la prima volta ha un ufficio stampa famoso (Patrizia Cafiero, che gli ha consigliato la sua amica Valeria Golino). Fa sempre più partecipazioni in serial tv  (Pan Am, Gossip Girl, Damages, Good Wife, Boardwalk Empire ) ed è anche nel film The Wannabe, prodotto da Martin Scorsese e diretto da Nick Sandow, uno degli attori di Boardwalk Empire, insieme a Vincent Piazza e Patricia Arquette.

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