“Mi candiderò nel 2024” dice Alyssa Milano all’intervistatore di The Hill, e per quanto l’attrice ne parli ancora come di una possibilità, la dichiarazione arriva dopo altre simili da parte della protagonista di Melrose Place e Streghe.
Che non ha mai nascosto le sue inclinazioni politiche, che la definiscono come progressista convinta e sostenitrice di Joe Biden e Kamala Harris, soprattutto su temi come la battaglia pro-transgender, i diritti di voto, l’ERA e il controllo delle armi
Dopo anni di impegno, raccontato sui suoi seguitissimi profili social, un paio di settimane fa ha twittato questa breve riflessione relativa al repubblicano Tom McClintock:
Congressman McClintock was one of the 63 republicans to oppose Asian Hate Crimes bill.
This is my Congressman.
Should I run against him?
🧐
— Alyssa Milano (@Alyssa_Milano) May 20, 2021
Ovviamente McClintock è all’opposto della Milano su molti argomenti, primo tra tutti l’immigrazione. E potrebbe essere lui l’avversario politico dell’attrice se questa confermasse l’intenzione di correre per il Congresso degli Stati Uniti proprio nel suo stesso distretto.
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“Sto valutando il 4° distretto della California per correre potenzialmente contro McClintock, – ha anticipato Alyssa Milano, che vede nel suo essere una outsider molto nota un indubbio vantaggio. – Credo ci vorrà qualcuno con un nome riconoscibile e tasche profonde per essere in grado di correre contro McClintock, per questo ci sto pensando“.
E per il fatto di aver passato ultimamente molto del suo tempo tra Truckee e Bell Canyon, due delle contee che compongono il 4° distretto, della California settentrionale, insieme a: Alpine County, Amador County, Calaveras County, El Dorado County, Mariposa County e Tuolumne County, nonché porzioni di Fresno County, Madera County, Placer County e Nevada County, dove si trova Truckee.
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Nel frattempo la Milano risulta executive producer e protagonista del reboot della sitcom Casalingo Superpiù, oltre che impegnata con il suo podcast Sorry Not Sorry, dedicato a questioni sociali, politiche e culturali che diventerà un libro il prossimo ottobre. Motivi che la spingono ad attendere nel dare il via a questa nuova avventura, e nel prendere una decisione definitiva, “ovviamente prima di concorrere, non potrei fare entrambe le cose allo stesso tempo. Si tratterà solo di tempismo”.