Billy Porter, la star di Pose: “Sono sieropositivo da 14 anni”

La rivelazione dopo anni passati a vergognarsi della malattia.

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Billy Porter, Pose
Billy Porter, Pose

La diagnosi risale a oltre dieci anni fa, ma solo oggi Billy Porter ha sentito di poterne parlare liberamente a tutti. La star cinquantunenne di Pose, serie tv FX distribuita su Netflix, si è confidato in una intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, dichiarando di essersi vergognato a lungo della sua malattia.

“Sono stato sull’orlo dell’abisso per circa un decennio, ma il 2007 è stato l’anno peggiore della mia vita. A febbraio mi è stato diagnosticato il diabete di tipo 2, a marzo ho firmato i documenti della bancarotta e a giugno mi è stato diagnosticato l’HIV “, ha rivelato, raccontando di aver contratto l’HIV dopo aver perso la verginità all’età di 16 anni.

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“Stavo cercando di avere una vita, e una carriera, e non ero sicuro che ci sarei riuscito se le persone sbagliate lo avessero saputo – ha continuato. – La vergogna di quell’epoca unita alla vergogna che già c’era nella mia vita mi ha fatto tacere, e per 14 anni ho convissuto in silenzio con questa vergogna. Essere sieropositivi, da dove vengo, crescere nella chiesa pentecostale in una famiglia molto religiosa, era una punizione di Dio”.

Nella serie Pose, Billy Porter interpreta Pray Tell, personaggio anch’egli sieropositivo che in passato gli aveva permesso della storia d’amore intergenerazionale che vive, tra due uomini di colore positivi all’HIV. Nel 2019, l’anno nel quale i suoi sogni “sono diventati realtà”, come dichiarò all’epoca, vinse un Emmy per la sua interpretazione, che evidentemente lo ha segnato non solo sul piano professionale.

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“Mi sono alzato in piedi di fronte al cast, alla troupe e a tutte le persone che hanno contribuito a creare questo spazio, e ho detto la verità – ha concluso. – Perché, a un certo punto, la verità è la cura. E spero che mi liberi in modo da poter sperimentare una gioia vera e pura, in modo da poter sperimentare la pace, in modo da poter sperimentare l’intimità, in modo da poter fare sesso senza vergogna”.