Black List 2023, su tutti il rapimento di Tom Hanks e l’eroico trovatello

Nell'anno dello sciopero, tutte le storie che potremmo vedere al cinema

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Black List 2023

Come ogni anno, il Natale è anche il momento per tirare le fila e scoprire i titoli della cosiddetta Black List, una classifica delle migliori sceneggiature non prodotte che nell’anno dello sciopero che ha messo in ginocchio Hollywood risulta ancora più interessante del solito. Una graduatoria che – dopo le storie degli anni passati (che ancora speriamo di vedere realizzate) – nel 2023 ha visto premiate quelle dedicate al rapimento di Tom Hanks e all’eroico cane trovatello di un potenziale serial killer.

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Votati da oltre 375 professionisti ed executive del settore, chiamati a proporre fino a 10 opere ciascuno, i progetti inclusi nella lista che segue – quest’anno dedicata alla memoria di Kevin Turen, Terrell Garrett, Stephen Emery, Shari Smiley, Doug Jones, Adam North, Tracy Owen, Michael Latt e Norman Lear – sono solo quelli ad aver raccolto almeno sette preferenze.

Quest’anno il settore è stato attraversato dal dibattito sul valore degli scrittori, e credo sia inevitabile che la Black List di quest’anno abbia un significato maggiore rispetto al passato, – ha dichiarato il suo fondatore Franklin Leonard. – Sono quasi vent’anni che dico che la scrittura è la linfa vitale dell’industria e continuerò a dirlo finché l’industria non inizierà a comportarsi di conseguenza. Ora che gli scioperi sono finiti, non vedo l’ora che queste e altre grandi sceneggiature vengano realizzate per poterle vedere io stesso come spettatore“.

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Intanto, la più apprezzata di questa 19ª edizione della Black List, tra le 76 realizzate da 80 autori diversi, è sicuramente stata la sceneggiatura di Travis Braun, Bad Boy, finanziata dalla C2 Motion Picture Group che dovrebbe presto proporre il progetto ad altri potenziali partner di distribuzione. Due soli voti la dividono però dalla seconda classificata, quella di Stakehorse di Justin Piasecki, crime incentrato sul veterinario di un ippodromo, e pochi di più dalla Spoiler di Jordan Rosenbloom, che proprio nel mondo del cinema è ambientata.

Un podio staccato notevolmente dal resto del gruppo, nel quale spiccano sicuramente The Great Pretender di Kirill Baru e Eric Zimmerman – storia del rapimento di Tom Hanks e del piano di salvataggio da parte del suo sosia – e Boy Falls From Sky dell’alunno del Black List/WIF Episodic Lab 2020-2021 Hunter Toro, basata sulla storia vera del disastroso musical di Broadway Spider-Man: Turn Off the Dark.

Tra le vicende ispirate da fatti reali, Kazan di Chris Parizo racconta il rapporto burrascoso tra Arthur Miller ed Elia Kazan e cosa avvenne dopo le dichiarazioni di quest’ultimo alla Commissione per le attività antiamericane, mentre Didier di Jackson Kellard, sul calciatore Drogba e il suo tentativo di porre fine alla guerra civile in Costa d’Avorio, guida un gruppetto di altri titoli come The Adults in the Room di Jake Disch, Dickens vs. Andersen di Henry Oscar Thaler, Immune di Daniel Persitz sul padre dei moderni vaccini, Our Man in Miami di Ozzy Inguanzo, Personal Best di Ryan Hoang Williams, The Profit di Andrew Ferguson, Patsy di Filipe Coutinho e The Stratford Wife di Sarah E Sinclair sulla Anne Hathaway moglie di William Shakespeare, che si impossessò della sua arte.

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Secondo uno studio della Harvard Business School “le sceneggiature inserite nella Black List hanno il doppio delle probabilità di essere trasformate in film, con il 30% di esse prodotte, rispetto al 15% delle sceneggiature non inserite nella Black List. Inoltre, sono andate meglio al cinema, con film dello stesso budget che hanno generato il 90% in più di entrate al botteghino”.

Differenze e trend che trovano riscontro nel fatto che dalla creazione della lista, nel 2005, sono state prodotte più di 440 sceneggiature selezionate, 54 delle quali hanno vinto il premio Oscar (su 267 nomination), come nel caso di The Millionaire, Argo, Il discorso del re, Spotlight, Tonya, Tutti i soldi del mondo, Bird Box e The Post.

 

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