LA PLAYLIST DI CIAK #2

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Nuove scoperte e grandi certezze, italiani o stranieri, colonne sonore celebri oppure autori sconosciuti: ecco la nuova playlist di questa settimana di Ciak elaborata dal nostro Andrea Morandi che ha scelto 10 brani presi dalle colonne sonore di ieri, oggi e domani. Buon ascolto.

 

 

 

1. LUDOVICO D’ANDREA – Nicola Piovani, da Di questo non si parla.

Che preziosa miniera può essere il passato se riascoltato con attenzione: era il 1993 quando la regista argentina María Luisa Bemberg chiamò Nicola Piovani per musicare quello che sarebbe stato il suo ultimo film. E Piovani, tra le undici tracce, ne titolò una con il nome del personaggio principale interpretato da Marcello Mastroianni, Ludovico D’Andrea, orchestrando un’irresistibile ballata (in)dolente di quattro minuti che suona come se fosse stata scritta ieri. Colonna sonora da avere, anche per Caminito, tango interpretato proprio da Mastroianni.

2. HOW’S THE WORLD TREATING YOU – Daniel Agee, da Big Little Lies.

Per la serie della HBO, colonna sonora di canzoni selezionate in maniera molto attenta da Sue Jacobs, music supervisor da tenere d’occhio. E così, tra i Villagers e Agnes Obel, spunta questa specie di nuovo Roy Orbison, lo sconosciuto Daniel Agee, una sorta di Chris Isaak dell’era digitale che in questa toccante How’s The World Treating You farebbe commuovere perfino John Wayne. Scopritelo, perché è una folgorazione.

3. VALSE CREPUSCOLAIRE (PIANO) – Miklós Rózsa, da Providence.

Un uomo di settant’anni, dopo una lunga carriera a Hollywood, si siede al pianoforte e scrive il tema per il film di un regista francese, Alain Resnais. Era il 1977 e il grande Miklós Rózsa aveva già vinto tre Oscar (tra cui quello per Ben-Hur) quando accettò la proposta di firmare lo score di Providence. Sarebbe stata una delle ultime colonne sonore prima del suo ritiro e ancora oggi è un’opera fondamentale, soprattutto nelle due versioni di questa Valse Crepuscolaire.

4. SOCCER FIELD  – Devonté Hynes, da Palo Alto.

Ricordate il film di Gia Coppola, nipote di Francis Ford, ispirato ai racconti di James Franco? Venne presentato a Venezia e poi sparì completamente. Da recuperare però rimane la sottovalutata colonna sonora, geniale fusione di minimalismo, elettronica e pop firmata da Devonté Hynes, musicista fuori dal giro del cinema, già noto come Lightspeed Champion o Orange Blood. Disco notturno, lungo, cupo, che affascina fin dal primo ascolto.

5. MONTREAL ’15  – Giorgio Giampà, da Il padre d’Italia.

Ci aveva già sorpreso l’anno scorso con lo score di Fräulein – Una fiaba d’inverno – a oggi probabilmente il suo apice – e centra il bersaglio ancora una volta con Il padre d’Italia, segno che ormai Giorgio Giampà può essere considerato una bella realtà della musica da cinema italiana. Qui mescola echi di Cliff Martinez, M83 e Trent Reznor per un lavoro dall’identità molto precisa e forte, tenuta sempre lungo tutti i pezzi. Nome da segnare per l’immediato futuro.

6. A GUITAR FOR JOHNNY  – Nora Orlandi, da Johnny Yuma.

Un po’ dimenticata, Nora Orlandi, compositrice classe 1933, viene riscoperta (e intervistata) da Massimo Privitera e Federico Biella nel loro bel libro Quando cantavano le Colt. Ed è una sorpresa ritrovare anche su iTunes i trentasei pezzi che formavano la colonna sonora di Johnny Yuma, film diretto nel 1966 da Romolo Guerrieri e musicato proprio dalla Orlandi, tra chitarre twang, fischi e suoni tipici dello spaghetti western.

7. MIA FORA THYMAMAI – Arleta, da La tenerezza.

Per entrare nel nuovo film di Gianni Amelio, La tenerezza, si deve assolutamente partire da qui, da questa canzone della diva greca Arleta, famosa negli anni Sessanta e ora riscoperta dal regista durante una delle sue ricerche sul web. Due minuti e mezzo dentro una sorta di ninna nanna malinconica, uno struggente fado greco che non abbandona più l’ascoltatore.

8. OMAR GATLATO  – Ahmed Malek, da Musique Original du Films.

Ecco un altro bel viaggio nel tempo da compiere: questo è un brano scritto dal compositore tunisino classe 1931 Ahmed Malek per una pellicola del 1977 diretta da Merzak Allouache, Omar Gatlato. Funk e soul mescolati a richiami etnici per una raccolta, Musique Original du Films, davvero tutta da scoprire. Se siete alla ricerca di suoni diversi, fa per voi.

9. CRAZY FOR FOOTBALL  – Michele Braga, da Crazy For Football.

Altro bel nome della nuova scena di musica da film italiana, Michele Braga, rivelatosi con Lo chiamavano Jeeg Robot, per Crazy For Football di Volfango Biasi compone uno score quasi tutto costruito sulla chitarra che si fa ascoltare molto volentieri. I pezzi migliori? La title track e Le maglie degli eroi.

10. IMMIGRANT SONG  – Led Zeppelin, da Thor: Ragnarock.

Una delle cose migliori del primo trailer di Thor: Ragnarock? Oltre alle apparizioni di Cate Blanchett e del redivivo Hulk, è senza dubbio l’utilizzo che la Marvel riesce a fare di Immigrant Song, vecchio classico dei Led Zeppelin del 1970 (era su Led Zeppelin III), poderosa cavalcata epica che si fonde perfettamente alle immagini. Non a caso la biografia del gruppo si intitolava Il martello degli dei

Andrea Morandi

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