Conversazioni con altre donne, Valentina Lodovini alla ricerca del tempo perduto

Con Francesco Scianna sarà al cinema nel debutto del regista

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Conversazioni con altre donne, Valentina Lodovini

Tropea, la Calabria e i suoi territori sono stati luogo di scouting per tecnici, attori, comparse e maestranze del film. E comunque, in Conversazioni con altre donne più del 50% della troupe, principalmente del reparto produzione, macchinisti, scenografia, costumi, trucco, suono e fotografia di scena sono risultati residenti in Calabria. Tutte le spese legate al territorio quali location, alberghi, noleggio auto di produzione, catering e spese generali sono state sostenute in Calabria. Un impegno da parte della produzione per sostenere e riavviare l’economia locale, particolarmente colpita in questo lungo periodo di pandemia da Covid-19.

Non a caso il film ha ottenuto il patrocinio gratuito del Comune di Tropea e i contributi per l’attrazione ed il sostegno di produzione audiovisive cinematografiche nazionale e internazionale nel territorio della regione Calabria-2020. Tutto il film – per 4 settimane di preparazione e 4 di riprese – è stato infatti girato in Calabria, in particolare all’interno di Villa Paola a Tropea, con vista sul mare, valorizzando l’identità regionale e il paesaggio in tutta la sua bellezza.

La location di Villa Paola a Tropea

La leggenda racconta che sia stato lo stesso San Francesco da Paola giunto a Tropea nel 1464, ad indicare il sito per la costruzione del santuario a lui dedicato. La scelta ricadde su un piccolo promontorio affacciato sul mare da cui già allora, si poteva godere di una splendida visuale sulla Costa degli Dei. Accanto al santuario fu costruito il convento. A finanziare l’opera fu un nobile del posto, Giovanni Adesi, che aiutato, a suo dire, dal Santo a sopravvivere ad una caduta da un burrone, cambiò la sua esistenza, facendo dapprima una vita da eremita per poi tornare a Tropea per costruire il convento e la chiesa in onore del suo Santo prediletto. Negli anni il convento, divenuta dimora privata, ha visto diverse trasformazioni. La più rilevante nel 1920 ad opera dell’architetto Basile di Palermo. Da quel momento nuovi interventi ne hanno oscurato l’originaria bellezza e il trascorrere del tempo, procurato diversi danni strutturali.

Oggi la villa è stata trasformata interamente in un hotel che accoglie i suoi ospiti in un’atmosfera unica, combinazione perfetta tra l’esclusività e l’eleganza del suo passato e il calore di una dimora di famiglia.