Il primo teaser del film risale ormai allo scorso maggio e sebbene l’ultimo trailer internazionale sia di poco più di un mese fa, sembra prospettarsi una attesa più lunga del previsto per quanti avessero sperato di vedere il sequel del film di Denis Villeneuve con Timothée Chalamet il prossimo 3 novembre. Come paventato, infatti, Dune – Parte Due sarà posticipato, rimandato al 2024.
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La conferma ufficiale dell’anticipazione di Variety arriva dalla stessa Warner Bros., che – dopo aver definito come “altamente improbabile” l’eventualità di un cambio di data – ha ormai stabilito di distribuire il film solo a partire dal prossimo 15 marzo 2024. Una scelta figlia del cataclisma scatenato dallo sciopero degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood, ma che impedirà a Dune – Parte Due di partecipare alla corsa agli Oscar che verranno consegnati il 10 marzo.
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Un evidente vantaggio per i soliti Barbie e Oppenheimer – oltre al Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese, che uscirà il 6 ottobre – attesi protagonisti della serata più importante, ancor più dopo la scomparsa del ‘secondo capitolo’ di quello che la volta scorsa aveva conquistato sei statuette. Un film che il regista sta attualmente ancora montando, per ridurne la durata di tre ore, che punterà tutto sul pubblico della sala, con l’AD della IMAX Corporation Richard Gelfond dichiaratamente pronto a ospitarlo per “5 o 6 settimane“.
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Sorte analoga a quella del (pare) splendido Challengers di Luca Guadagnino, destinato al 26 aprile 2024, ma soprattutto un cambiamento che non è e non resterà isolato, visto il Godzilla x Kong: The New Empire risulta già spostato ad aprile (il 12) e potrebbero esserci novità per quanto riguarda il Napoleon di Ridley Scott o il Wonka con lo stesso Chalamet.
E se il Il colore viola e Aquaman e il regno perduto dovrebbero restare al 25 e 20 dicembre rispettivamente, già sapevamo dell’uscita rimandata di Kraven the Hunter e Ghostbusters: Afterlife al 2024, con Spider-Man: Beyond the Spider-Verse posticipato a tempo indeterminato.
