EFA 2022, Triangle of Sadness, Close e Holy Spider in testa alle nomination

Pierfrancesco Favino, candidato come Miglior attore, e il documentario Marcia su Roma rappresentano l'Italia agli EFA 2022

0

Il dramma belga Close di Lukas Dhont, il thriller poliziesco in lingua persiana Holy Spider di Ali Abbasi e la commedia nera satirica del regista svedese Ruben Östlund Triangle of Sadness, che ha vinto la Palma d’Oro a Cannes, sono in cima alle nomination per gli European Film Awards 2022.

LEGGI ANCHE: Holy Spider, a Cannes 2022 la storia vera del killer iraniano (recensione)

LEGGI ANCHE: Triangle of Sadness, a Cannes 2022 Ruben Östlund sconvolge ed entusiasma il pubblico

Ciascuno degli acclamati titoli, tutti provenienti dal Festival di Cannes, è anche candidato agli Oscar 2023 nella categoria miglior lungometraggio internazionale. I tre film hanno ottenuto nomination agli EFA come Miglior film europeo, Miglior regista, Miglior sceneggiatore e Miglior interpretazione.

In corsa agli EFA per il Miglior film europeo ci sono anche Alcarràs della spagnola Carla Simón, che vede nella Kino Produzioni di Giovanni Pompili un po’ di Italia, e il film drammatico della regista austriaca Marie Kreutzer, Corsage.

LEGGI ANCHE: Alcarràs, la recensione

La regista francese Alice Diop, vincitrice alla 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia di ben due premi, Miglior opera prima e Gran Premio della Giuria, si unisce alla classifica di quest’anno nella categoria Miglior regista con il suo acclamato debutto in un lungometraggio di finzione, Saint Omer. Anche il polacco Jerzy Skolimowski con la sua lettera d’amore all’umile asino, EO, film polacco e italiano e Kreutzer con Corsage sono in corsa nella stessa categoria.

LEGGI ANCHE: Venezia 79, tutti i vincitori

Kenneth Branagh è nella categoria Miglior sceneggiatura per il suo film drammatico del 2021 Belfast, così come lo sono anche Simón e il suo co-sceneggiatore Arnau Vilaró per Alcarràs.

LEGGI ANCHE: Belfast, la recensione

Penelope Cruz ha ottenuto una nomination come Miglior attrice europea per la sua interpretazione in Madri parallele, che le era valsa anche una nomination all’Oscar all’inizio di quest’anno. L’attrice lussemburghese Vicky Krieps per Corsage, Zar Amir Ebrahimi per Holy Spider, la francese Léa Seydoux per il dramma di Mia Hansen-Løve One Fine Morning e Meltem Kaptan per Rabiye Kurnaz contro George W. Bush sono le altre candidate.

Zlatko Burić, attore non protagonista croato-danese di Triangle of Sadness, l’indimenticabile oligarca della guerra russo, è nella categoria Miglior attore europeo insieme all’irlandese Paul Mescal di Aftersun, Eden Dambrine per Close, Elliott Crosset Hove per Godland e Pierfrancesco Favino per il suo ruolo in Nostalgia di Mario Martone.

LEGGI ANCHE: Cannes 2022, totoPalma di un festival dai due volti

LEGGI ANCHE: Pierfrancesco Favino è tra i 5 finalisti per l’Oscar Europeo come Miglior attore

Marcia su Roma di Mark Cousins, presentato al Festival di Venezia nella sezione Giornate degli Autori, è in corsa per il Premio come Miglior documentario. Il film è un progetto PalomarDOC, prodotto da Palomar in collaborazione con il Saggiatore e Centro Sperimentale di Cinematografia.

LEGGI ANCHE: Marcia su Roma evento speciale d’apertura delle Giornate degli Autori

Gli EFA costituiscano spesso un buon apripista in vista degli Oscar, sebbene lo scorso anno le tre candidature di È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino non siano bastate per guadagnare l’ambita statuetta degli Academy.

La cerimonia degli European Film Awards di quest’anno si svolgerà il 10 dicembre a Reykjavík, in Islanda.

Di seguito l’elenco completo dei candidati agli EFA 2022

Miglior film Europeo

ALCARRÀS di Carla Simón, prodotto da María Zamora, Stefan Schmitz, Tono

Folguera & Giovanni Pompili (Spagna/Italia)

CLOSE di Lukas Dhont, prodotto da Michiel Dhont, Dirk Impens, Michel Saint-Jean,

Laurette Schillings, Arnold Heslenfeld, Frans van Gestel & Jacques-Henri Bronckart (Belgio/

Francia/ Paesi Bassi)

CORSAGE di Marie Kreutzer, prodotto da Alexander Glehr, Johanna Scherz,

Bernard Michaux, Jonas Dornbach, Janine Jackowski, Maren Ade & Jean-Christophe Reymond

( Austria/ Lussemburgo/ Germania/ Francia)

HOLY SPIDER di Ali Abbasi, prodotto da Sol Bondy & Jacob Jarek (Danimarca/

Germania/ Svezia/ Francia)

TRIANGLE OF SADNESS di Ruben Östlund, prodotto da Erik Hemmendorff &

Philippe Bober (Svezia/ Germania/ Francia/ Regno Unito)

 

Miglior documentario europeo

A HOUSE MADE OF SPLINTERS di Simon Lereng Wilmont (Danimarca/ Svezia/

Finlandia/ Ucraina)

GIRL GANG di Susanne Regina Meures (Svizzera)

MARIUPOLIS 2 di Mantas Kvedaravičius (Lituania/ Francia/ Germania)

IL BALCONE FILM (FILM BALKONOWY) di Paweł Łoziński (Polonia)

LA MARCIA SU ROMA (MARCIA SU ROMA) di Mark Cousins ​​(Italia)

 

Miglior regista europeo

Lukas Dhont per CLOSE

Marie Kreutzer per CORSAGE

Jerzy Skolimowski per EO

Ali Abbasi per HOLY SPIDER

Alice Diop per SAINT OMER

Ruben Östlund per TRIANGLE OF SADNESS

 

Miglior attrice europea

Vicky Krieps in CORSAGE

Zar Amir Ebrahimi in HOLY SPIDER

Léa Seydoux in ONE FINE MORNING

Penélope Cruz in PARALLEL MOTHERS

Meltem Kaptan in RABIYE KURNAZ VS. GEORGE W. BUSH

 

Miglior attore europeo

Paul Mescal in AFTERSUN

Eden Dambrine in CLOSE

Elliott Crosset Hove in GODLAND

Pierfrancesco Favino in NOSTALGIA

Zlatko Burić in TRIANGLE OF SADNESS

 

Miglior sceneggiatore europeo

Carla Simón e Arnau Vilaró per ALCARRÀS

Kenneth Branagh per BELFAST

Lukas Dhont e Angelo Tijssens per CLOSE

Ali Abbasi e Afshin Kamran Bahrami per HOLY SPIDER

Ruben Östlund per TRIANGLE OF SADNESS

 

European Discovery – Prix FIPRESCI

107 MOTHERS (CENZORKA) regia Peter Kerekes (Slovacchia/Repubblica Ceca/Ucraina)

LOVE ACCORDING TO DALVA (DALVA) regia Emmanuelle Nicot (Belgio/Francia)

ALTRE PERSONE (INNI LUDZIE) regia Aleksandra Terpińska (Polonia/ Francia)

PAMFIR regia Dmytro Sukholytkyy-Sobchuk (Ucraina/ Francia/ Polonia/ Germania/ Cile)

SMALL BODY (PICCOLO CORPO) regia Laura Samani (Italia/ Slovenia/ Francia)

SONNE regia Kurdwin Ayub prodotto di Ulrich Seidl (Austria)