I 10 happy end più romantici del cinema

Dalla seconda chance d’amore di Se mi lasci ti cancello al bacio sotto la pioggia di Colazione da Tiffany, la classifica dei più iconici finali romantici del cinema

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  1. SE MI LASCI TI CANCELLO di Michel Gondry (2004)

Scegliersi. E poi scegliersi di nuovo, nonostante i reciproci difetti. Clementine (Kate Winslet) e Joel (Jim Carrey) si lasciano e pagano una società per cancellare la loro storia dalle loro menti. Si ritrovano, pur non ricordandosi l’una dell’altro. Ma nel finale (sulle note di Everybody’s Got to Learn Sometime di Beck), quando scoprono le registrazioni in cui raccontano perché hanno finito col non sopportarsi, decidono che non importa. Si accetteranno, si ameranno, perché le più grandi storie d’amore sono imperfette.

2. PRETTY WOMAN di Garry Marshall (1990)

Il riscatto di Cenerentola: il ricchissimo Edward/Richard Gere sfida la paura dell’altezza, sale la scala antincendio con un mazzo di fiori in mano, e sulle note di Amami Alfredo raggiunge l’ex prostituta Vivian/Julia Roberts. «Che succede dopo che lui ha scalato la torre e salvato lei?», le chiede. «Che lei salva lui». L’happy end da favola per eccellenza.

3. COLAZIONE DA TIFFANY di Blake Edwards (1961)

Holly, la splendida “randagia” dei sentimenti che scala come può la società newyorchese, è il ruolo che ha reso immortale Audrey Hepburn. E il finale di Colazione da Tiffany è uno dei più romantici di sempre: Holly e Paul (George Peppard) si baciano sotto la pioggia stringendo al petto il gatto di lei, sulle note di Moon River. La caparbietà di Holly scivola via con le gocce: amare è anche concedersi di non fuggire.

4. HARRY TI PRESENTO SALLY di Rob Reiner (1989)

Uomo e donna possono essere amici? Non Harry (Billy Crystal) e Sally (Meg Ryan), che si incrociano per anni prima di capirlo. «Perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il prima possibile», le dice lui nel finale: la dichiarazione di Capodanno più celebre del cinema.

5. MATRIMONIO ALL’ITALIANA di Vittorio De Sica (1964)

Filumena Marturano (Sophia Loren) finalmente può piangere, di gioia. Prostituta per povertà, mamma di tre figli che non ha potuto crescere, per vent’anni ha amato l’ex cliente Domenico (Marcello Mastroianni). E nel finale, quando Domenico non solo la sposa ma accetta anche i suoi figli, Filumena può finalmente sciogliersi in lacrime. Un capolavoro con happy end che vale una vita intera.

6. CAROL di Todd Haynes (2015)

Nell’America degli anni ’50 l’amore tra due donne era inammissibile, ma Carol (Cate Blanchett) e Therese (Rooney Mara) sfidano le imposizioni sociali. Un finale elegantissimo, come tutto il mélo di Haynes: Therese cerca Carol per dirle che sì, vivrà con lei. La macchina da presa trema incerta come i suoi passi, finché il suo sguardo incrocia quello dell’amata: sono insieme. Non c’è più niente da temere.

7. DIRTY DANCING di Emile Ardolino (1987)

Il finale romantico più pop di sempre: la turista borghese Baby (Jennifer Grey) e il ballerino proletario Johnny (Patrick Swayze) coronano il loro amore danzando davanti alla clientela classista del villaggio vacanze che li vorrebbe separati. Il trionfo della “presa a volo d’angelo” sulle note di The Time of My Life è anche la vittoria dell’amore sui pregiudizi sociali.

8. IL FAVOLOSO MONDO DI AMÉLIE di Jean-Pierre Jeunet (2001)

La sognatrice Amélie (Audrey Tautou) vuole aiutare gli altri a migliorare la propria vita, ma non riesce a rendere contenta se stessa rivelandosi a Nino (Mathieu Kassovitz), il ragazzo che ama. Nel finale, mentre pensa che nel mondo succedono contemporaneamente un sacco di altre cose, finalmente trova il coraggio di baciarlo. E la loro corsa in motorino in giro per Parigi è dritta verso la felicità.

il favoloso mondo di amelie

9. SECRETARY di Steven Shainberg (2002)

L’amore vero in salsa BSDM, prima di qualsiasi “sfumatura di grigio”, il Mr. Grey  originale del cinema è l’avvocato sadico James Spader in Secretary. La sua anima  gemella è la segretaria “sottomessa” Lee (Maggie Gyllenhall). L’happy end è da antologia: dopo che lei, vestita da sposa, è rimasta immobile su una sedia per tre giorni interi per dimostrargli la sua dedizione, Grey la prende in braccio, la lava dolcemente nella vasca e sa che la amerà per sempre. Tra corde e frustini.

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10. QUATTRO MATRIMONI E UN FUNERALE di Mike Newell (1994)

Solo una buona dose di asciutto pragmatismo british poteva mettere del romanticismo in una proposta di matrimonio all’incontrario: Charles (Hugh Grant), che ha appena lasciato sull’altare la promessa sposa, chiede al suo vero amore Carrie (Andie McDowell) se vuole “non sposarlo” per il resto della sua vita. Un altro mitico bacio sotto la pioggia. E nella carrellata di foto di matrimonio del “post happy end” spunta anche il Principe Carlo.

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