Teresa Romagnoli: chi è la ragazza che divide Gassmann e Giallini in “Beata ignoranza”

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Teresa Romagnoli aveva deciso di fare l’attrice a 4 anni. È passata per un liceo alla “Saranno famosi”, webseries e un corto con Paolo Sorrentino, ma è adesso, a 25 anni, che può dire di avercela davvero fatta, sul grande schermo come protagonista femminile di Beata ignoranza di Massimiliano Bruno. Teresa è Nina, una ragazza di 25 anni che è la figlia “comune” di due professori, il tradizionalista prof di lettere interpretato da Marco Giallini e l’ipertecnologico prof di matematica interpretato da Alessandro Gassman. «Dieci anni prima aveva scoperto di non essere la figlia biologica del padre che l’ha cresciuta, Giallini, ma dell’altro. Questa storia l’ha segnata. E quando li vede litigare furiosamente sulla questione internet decide di affrontarli e di proporre loro un documentario in cui attueranno quello che avevano detto in un video: uno dovrà abbandonare la tecnologia, l’altro entrare in rete. E tramite questo documentario riuscirà ad affrontare anche il rapporto coi due».

Teresa, com’è stato lavorare con Massimiliano Bruno?

È un regista generoso, che ama i suoi attori. Mi ha molto aiutata perché avevo un ruolo complesso in una commedia: Nina doveva essere la parte più emotiva del film. Tutto il resto è molto comico e io invece ispiro tenerezza.

Hai sempre voluto fare l’attrice?

Sì, fin da quando ero piccola. A 11 anni mia madre mi ha iscritto a un corso di recitazione della scuola. Poi mi sono iscritta liceo nella sezione di Arti e Spettacolo: facevo danza, recitazione, teatro. Dopo il liceo ho deciso che non era solo una passione ma sarebbe stato un progetto, il mio futuro: sono entrata alla Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté e per me è stata il punto di svolta.

Mentre eri ancora alla Scuola hai recitato nel corto The Dream che Paolo Sorrentino ha girato per Bulgari, dove interpreti la madre morta che Valeria Golino incontra in un sogno. Com’è stato debuttare con un regista Premio Oscar?

Stavo facendo dei provini per Youth – La giovinezza e Sorrentino mi ha detto che avrebbe voluto invece che facessi un provino per il suo corto. Mi ha presa: è stata la mia prima vera esperienza di lavoro retribuita. Non ero nemmeno troppo in soggezione perché Sorrentino ai provini è così carino che alla fine vai serena. E poi ho capito che più sono serena, più rendo.

Sei passata anche per la webseries…

Under – The Series di Ivan Silvestrini, una delle più premiate del 2014: interpretavo Cora, una ex prostituta che aveva commesso l’omicidio del suo “pappone”. E mentre finivo l’accademia ho girato anche Tutti insieme all’improvviso, una fiction per Canale 5, dove interpretavo una ragazza omosessuale.

Vedersi per la prima volta al cinema cambia tutto?

Sì: mi sono accorta che il mio sogno di quando avevo 4 anni si è realizzato, che quell’obiettivo, da gioco, è diventata una cosa reale. Mi auguro di continuare a lavorare con su cose che mi piacciono, di mantenermi genuina e integra come sono adesso.

A quale attrice t’ispiri?

Monica Vitti: è stata la più completa, ha fatto commedia e drammi. Ed era l’unica donna della commedia all’italiana che non faceva da spalla, ma era una vera controparte.

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